F dice che i trombamici esistono... Una possibilità forse c'è, serve l'intervento del P.C. (che non è personal computer...)

Lunedì post convegno Riminese sui trombamici, Luì è rientrato al lavoro. Idee un po’ confuse, colpa di F., una sua cara amica convertita al nichilismo che una volta sosteneva altre teorie (“…chiedi al tuo amico se avrebbe rinunciato ad un bacio salato che sa di fragola… no non lo avrebbe mai fatto,  e c’aveva ragione.. nemmeno se i km per raggiungere il sogno col pareo fossero stati 2000!” – disse un giorno parlando con lui a proposito di un’altra storia che adesso non mi ricordo neanche più bene), e che oggi invece dice “i trombamici esistono… perché la coppia è asfissiata e due sono pochi, meglio quattro o anche cinque” (mi son permesso di sintetizzare il pensiero di F – nda).

Luì che è un rimuginatore non può non ri-pensare a queste parole, e dire che era convinto di aver capito tutto, questa sua mania di "categorizzare" ogni cosa lo rassicura, tre tipologie di trombamici  convenzionali, sei/sette tipologie di single, la coppia e la scoppia, ecc. ecc. ecc. Tutto facile, ci pensa, schemino fatto a mano, foglio excel se è più difficle, zacc… convinto. Invece arriva lei e si mette a far crollare delle certezze scritte sulla pietra.
“I trombamici esistono Luì!”

“No, sono leggenda, se ne convincono per comodità, si usano a vicenda per risolvere i loro problemi, si autodefiniscono tali per fuggire le convenzioni quando poi invece si convenzionano con tutta una serie di regole accessorie: non ci chiamiamo di giovedì, ci sentiamo senza impegno, ci tocchiamo quando possiamo, se non mi chiami è lo stesso (ma se non ti sento mi arrabbio come una bestia – nda), se esci con un’altra è uguale perché non c’è obbligo di fedeltà…  poi se per caso uno si  sbaglia l’altro va subito dall’avvocato e chiede lo scioglimento della trombocoppia. Guarda c’ho pensato è così”
“Nooo, come te lo devo spiegare! Esistono! Esistono soprattutto perché non ne vale mai la pena e allora così  è molto più facile!”

“No, non esistono.  Se proprio vogliamo spingerci in avanti pare che qualche caso si sia pure manifestato, te lo concedo, ma c’era un però, un vizio di fondo, anzi … una precondizione, uno dei due apparteneva alla categoria dei paraculi

Ora visto che in questo irregolare  narrare della vita insensata di Luì mi sono accorto che si sta cadendo un po’ troppo spesso nel volgare, credo sia bene sostituire la scurrile definizione paraculi con un più educato PC, non vorrei mai  passare per un diseducativo, quindi andiamo avanti..
 “Cioè?! Sentiamo cos’è sta storia dei PC..”

Sì, il PC. Il PC è una categoria molto particolare, diffusa più di quanto si possa pensare, il PC è uomo, la donna fa altro, altra strategia, il PC  lo riconosci dal look e da come parla al telefono. Solitamente si veste alla moda, finto trasandato ma con gusto, molto jeans ma anche elegante, si adatta anche visivamente all’interlocutore di turno, capello corto spettinato con ricercatezza, nel senso che cerca dove spettinarsi, gel appena accennato, la sua opinione è sempre quella dell’ultimo personaggio più importante di lui con cui ha parlato, le sue contraddizioni sono figlie dell’obiettivo, ad esempio con le donne, le contraddice delicatamente ma con insistenza per far vedere che c’ha carattere anche se la pensa esattamente come loro, sa che la donna preferisce il contraddittorio. Non parla, slogheggia, slogan ricercati, alla moda, non il retrò da aforisma, lo slogan mondano da aperitivo di successo e l’immancabile risatina di sottofondo di chi la sa lunga. Sul lavoro è un mito, il PC non lavora, fa relazioni e racconta sempre di quella volta che ha lavorato un casino e sai che risultati, non entra mai nel merito, sfiora gli argomenti di cui si parla, urla, urla al telefono, urla con i colleghi, urla con i clienti se ce li ha, urla con i clienti anche se non sono suoi, urla sempre perché così si ascolta meglio (da solo, si ascolta da solo, gli altri di conseguenza, urla), ride (sempre la risatina che usa con le donne), ti dice spesso che hai ragione “però sai…”, e tu: “sai?”, e lui: “sì insomma, hai capito… no?”,  che tu non hai capito ma nove volte su dieci dici di sì perché ti sembra così certo di quello che dice che non vuoi contraddirlo e non vuoi fare la figura di chi non sa. Lui non ha capito quello che voleva dire ma è così convinto che pensa: “cazz… sono forte, ho fatto un ragionamento della madonna anche questa volta”.   E’ un seriale, nel senso che usa sempre la stessa tecnica di approccio-relazione, la perfeziona col tempo, toglie l’articolo, cambia l’avverbio, aggiorna lo slogan, ma di fondo non cambia. Inutile, non serve, non si deve pensare, si deve piacere e dar l’idea di sapere. E’ perfetto perché solitamente piace e da l’idea di sapere.
“Ecco F. Il PC potrebbe essere la metà perfetta della trombocoppia di amici. Gli piace dire di non essere volutamente impegnato ma molto ricercato, e questo con il prototipo uno fa un casino. Il fatto di essere contrattualizzato in una relazione ufficiale con altre relazioni a latere si attaglia al personaggio (siamo al prototipo due) che non si preoccupa del sentimento, per lui i sentimenti sono qualcosa da raccontare alle donne dopo averle contraddette-leggermente-ma-con-insistenza, sono la ciliegina sulla torta per chiudere il cerchio (unico problema potrebbe registrarsi se più donne che lo hanno conosciuto si trovano a cena e parlano di lui…. i quattro slogan di riferimento sarebbero subito individuati), sottolineo che ama far sapere “a più altri possibile” della sua tromborelazione.
E infine si attaglia perfettamente anche al prototipo tre, sì in fondo va bene anche per questo, solitamente lui è quello single, o single un po’, anzi sicuramente single con una relazione complicata quasi finita alle spalle o sopra le spalle (importante “quasi”), e così riesce ad entrare perfettamente nella nuova “amicizia”, offre disponibilità-divertimento-molto divertimento-slogan studiati ad hoc o presi in prestito da altri PC-presenza quel tanto che basta, assenza quel tanto che basta-sesso ed esperienza”

“Luì stai diventando tu il cinico nichilista! Poi come fai a schematizzare così?? E che ne sai tu di tutte queste cose di coppia? Sei sposato?”
“No!”

“Convivente?”
“No!”

“Sei fidanzato?”
“No!”

“Sei trombamico?”
“No!”

 “Sei amato?”
“No!”

“Sei innamorato?”
“Guarda! Hai visto? Un piccione, chiama la dada!”

“Luì, i trombamici esistono”

2 commenti:

  1. Va bene...ammetto di aver detto in passato una cosa simile a quella che riporti qui sopra (ma non ho detto di sicuro "c'aveva ragione"!), quanto al mio pensiero attuale è sintetizzato in maniera un po' tendenziosa, e comunque la coppia è asfittica non asfissiata (ma forse tu stavi pensando a "quest'amore è una camera a gas, è un palazzo che brucia in città...").
    Capita di cambiare idea, capita di aprire gli occhi. Poi probabilmente quando ho detto quella cosa delle fragole avevo appena visto un piccione.
    Mi sembra che anche il caro Luì abbia fatto qualche cambiamento in questi ultimi anni, me lo ricordavo molto più rigido, uno che la parola trombamico non l'avrebbe nemmeno pronunciata a denti stretti. E ora invece medita e disserta e studia gli esemplari di PC...per emularli forse?
    Sono sicura che se si applica ne verrà a capo nel giro di breve, il foglio excel può essere un buon inizio, ne fa uso un ragazzo che conosco per tenere monitorato il rapporto costi benefici delle sue amicizie femminili.
    F

    RispondiElimina
  2. Medito e studio, ma se trovo un PC e riesco a restare 10 minuti da solo con lui non cercherò di emularlo ma di dargli fuoco, così va che la smette di ridere....

    RispondiElimina