Ma te Luì chi sei??

"Luì, scusami  solo una domanda, ma se io ti chiedessi di raccontarti, che cosa mi diresti? Sì insomma, tipo chi sei tu?  Anzi piuttosto chi ti credi di essere? Perché magari chi ti legge da tempo un’idea se l’è fatta, ma qualche dubbio ancora ce l’ha!”

“Ma che domanda è Narratore? Tu mi hai inventato e tu dovresti raccontare chi sono!  Che ne so io, io so che sono nato un giorno che tu eri lì che mangiavi una piadina con le sarde fresche, bevevi un Sangiovese stupefacente e guardavi le gambe lunghissime che ti stavano di fronte, e così all’improvviso hai deciso che dovevo essere io a raccontare la tua storia fantastica che stava prendendo una bruttissima piega. 
Ed è stato allora che hai iniziato a scrivere di me, della mia vita, del mio caos, delle mie fissazioni, dei miei clichè, dell’attrazione noiosa per il capello lungo e moro   le gambe col tacco - e i caratteri spigolosi.
E per farlo hai coinvolto un sacco di persone che se ne stavano belle tranquille per i fatti loro, come la povera Agata ad esempio, che davvero si è appena fidanzata dopo tutto quel tempo a starmi appresso e tu a romperle le balle!
E la ragazza del disastro, quello che si rinnovava ogni giorno dalle 13.30 alle 14.45 festivi esclusi, la donna che ha elevato la pausa pranzo a incontro con il sublime e che è stata una delle responsabili di tutto questo. 
E Sofia, solo lei ci mancava, Sofia che mi ha fatto impazzire pure il navigatore con il suo profumo e il suo sapore, proprio quando credevo di aver trovato la strada giusta.... e ancora oggi il navigatore è lì che la cerca… 
No, non lo so se ti so rispondere, non so se sono capace di raccontarmi davvero.
E se proprio tu dovessi insistere,  se proprio mi costringessi a definirmi…. ecco allora  ti direi che sono un anarchico del sentimento (oltre che un abusivo); un liberale della relazione a senso unico – il mio; un cantore della coppia che al comodo della banalità preferisce comunque la scomodità della singoltudine.
Sono uno che a vent’anni era molto più bravo-razionale-coscienzioso che a quaranta, pure un po’ più coglione forse, anzi diciamo imbranato che forse sta meglio, ma questo è per entrare nel fino.
Sono uno che quando fa, fa davvero, altrimenti disfa, e te ne accorgi subito.
Sono uno che è bravo a sparire quasi quanto è bravo ad essere presentissimo.
Sono uno che si invaghisce del difficile, cerca l’impossibile, adora la conquista, e al tempo stesso si lascia conquistare dalla semplicità di una tuta con le scarpe da ginnastica che cammina alle sette e trentadue del mattino, portata però con l’eleganza tipica del nonchalance. “

“E bravo Luì, direi quasi perfetto, ma consentimi ancora una roba, una domanda così che credo tu sia preparato, ma secondo te Luì… l’amore? Luì l’amore esiste??!!”

“Allora sei scemo Narratore?! Ma che razza di cosa mi chiedi? E poi a me, uno che non è riuscito a cucire una storia neanche per finta!
Non lo so Narratore, io a una cosa così non posso che dare una risposta ad occhio, ti direi a sentimento ma sarebbe già un mettere le mani avanti per anticipare la conclusione.
Io allora ad occhio ti rispondo, e rispondendo ti dico che secondo me l’amore esiste, ho impostato la frase in modo infantile proprio per dare l’idea dell’assenza di basi scientifiche in quello che dico.
Sono convinto che ne esista un tot nella vita di ciascuno di noi, a volte due tot, c’è chi dice che si possa pure arrivare a tre tot, ed io, per quanto mi riguarda  e per inciso, credo di essere arrivato molto vicino all'essermi giocato quasi tutti i tot.
L’amore esiste, a volte arriva all’improvviso, così,  poi se ne va e ritorna in maniera più meditata, l’amore che ritorna è comunque quasi sempre un bluff o una comodità semi-senile.
L’amore è cinico, sì perché capita sovente che di fianco a due felicemente innamorati si trascini un terzo distrutto che ogni santo giorno che Cupido lancia sulla terra, delegato da Dio in persona,  pranzi col Prozac sorseggiando l’Amaro Medicinale Giuliani, e il cinico sta nei due che giustamente manco si accorgono del depresso, non è affar loro, o almeno non lo è più, ci penserà qualcun altro.
L’amore esiste come esiste il cioccolato, e proprio come il cioccolato ha un sapore dolce e forte, te ne accorgi lasciandolo scivolare sulla parte posteriore della lingua,  ma come il cioccolato si scioglie facilmente, ed allora ecco l’amore sciolto, il pallido ricordo della tavoletta a due strati che era, meglio mangiarlo tutto subito finché ce n’è! Sì perché non bisogna mai star lì a risparmiare sull'amore, fa male, fa vecchio, fa triste, fa matrimonio comodo d'interesse!! E per dinci... siam quarantenni!!!"

“mmmh..”

“Cosa mmmh Narratore??”

“Mmmh così, pensavo…”

“A cosa Narratore?”

“A te Luì, pensavo che sei un tipo singolare. Per fortuna….”