Le cose succedono, chi ci pensa è perduto

Poi dice che le cose succedono in fretta... 

"Ma no, non va affatto bene... tu sei troppo istintivo, sei così, fai paura, sei l'irrazionale... e io, io invece ragiono, penso, rifletto, organizzo, i ristoranti li prenoto e le 8.20 sono le 8.20, e un bacio non è una roba che si dà così a lingua leggera, va pensato, gustato, ragionato, serve il suo tempo.".

Che io invece penso che non è mica vero, le cose succedono, succedono e basta, la fretta è relativa, aspetta chi ha tempo di aspettare oppure chi ha per le mani qualcosa di poco interessante.
Aspettano gli stanchi, i noiosi, i persi e i perdenti, aspettano gli spenti, i pessimisti e i paurosi. 
Aspetta chi "non ne vale la pena", aspettano quelli che si fanno condizionare dal futuro (un futuro troppo bello per essere vero), aspettano i pallidi e i debosciati.
Io invece non sono tipo da aspettare, io sono della categoria che: "ci devo pensare", mi fa una pippa.
Soprattutto quando si fa la guerra con i sentimenti.
I sentimenti non si aspettano.
Aspetti l'autobus, l'inizio del film, l'Agenzia delle Entrate allo scoccare del quarto anno post dichiarazione dei redditi, ma non i sentimenti.

"Ma com'è che mi sembra di conoscerti da una vita e sono passati solo cinque minuti?!".

È che sono stati cinque minuti intensi, di quelli dove ti racconti tutto in tre parole e due abbracci e ti svegli al mattino con indosso una maglietta tutta sgualcita e la scritta Panamà che ti sta larga.

"Mi sono addormentata qua, ero stanca, faceva caldo, io... veramente... non volevo, cercavo la botola ma non l'ho trovata... sei stato scorretto con tutto quell'istinto..."

Non sono scorretto, le cose succedono. 
Capita a volte di non accorgersi di un particolare e l'occasione sfugge e non torna più, ma può pure capitare che "questa volta non mi scappi", e ti lasci guidare dall'inquietudine. 
L'inquietudine tiene l'uomo vivo e le donne innamorate, o viceversa, che tanto è la stessa cosa.

"Tu sei un po' paraculo, dici quello che le donne vogliono sentirsi raccontare, fai quello che le donne vogliono farsi fare"

Io questo non è affatto vero... ma pure tu invece sei solo te stessa, racconti quello che vuoi raccontare e fai semplicemente quello che vuoi fare.
Ed è stato questo che ci ha fatto incontrare, è stato questo che "abbiamo fatto così in fretta".
Ti spiego una cosa: non cercare di capire, studiare, budgettizzare, pianificare ogni cosa, non c'è un Mbo dell'innamoramento, non c'è un piano b a prescindere, non c'è sempre una via di fuga, c'è un bancone al mercato del pesce, c'è un filo giallo, una bottiglia di vino, la voglia di esserci, il rischio di esserci, il caldo di un piumino dell'Ikea, un buffone serio, una sera di quasi primavera...