Cuori

Rosso scarlatto… pezzetti di cuore o cuore a pezzi? 

Bah in fondo non fa differenza, l’uno o l’altro sempre li stanno, nascosti tra ricordi ed emozioni irripetibili, affacciati sul freddo di una via alle 23.45 di un giorno come un altro, confusi tra sapori sapidi di un tempo troppo breve per essere vita e contemporaneamente troppo intenso per farne serenamente a meno. 

Frammenti di unicità, orgasmi di una mente confusa, fuggiti dal seno e dal senno, ingombranti e pasticcioni, incoerenti e contraddittori, in un continuo battere e ribattere senza un motivo reale, spasmi incontrollati guidati esclusivamente da un sentimento talmente forte da fare aritmia. 

Non c’è ragione per il troppo, arriva all’improvviso e non ti abbandona più, impari a conviverci, lo lasci dilagare, colorare e spegnere allo stesso tempo notti insonni e giornate malandate e stracolme di vuoto, senza chiedersi più il perché ma solo il “come faccio?”.  

La mancanza è la benzina che alimenta un fuoco che non ha nessuna intenzione di spegnersi nonostante tonnellate di sabbia gettate tra le fiamme, il tutto alla continua ricerca di aggettivi da aggiungere a parole ripetute all’infinito.

Sono gli aggettivi a dare significato, è la voglia di svegliarsi accanto ad un abbraccio più abbraccio di tutti gli abbracci a scalfire la risolutezza di coloro che si credono - sbagliando - avvezzi all’autosufficienza. 

Emozioni, consapevolezza, desiderio, bisogno, bellezza, sensualità, profumi, sapori, amore… amore si, pure quello, impulsi a cui non sai dare un senso e tantomeno un perché, ma di cui conosci assolutamente il nome, che non pronunci più, per paura di sciuparlo tanto è prezioso.

Spiegazioni che non servono, perché non serve spiegare che cosa è successo quando tutto è successo, nel bene o nel male, con tanto vigore dentro di noi. 

Era tutto molto Bello ed era semplicemente molto Bella, la cosa più Bella e sbagliata nel momento peggiore, ma Bella come solo l’incredibile sa essere, quell’incredibile capace di fare rima con felicità e libertà.



Ma davvero?

“Luì ma davvero ti sei innamorato di lei?”

“Agata…  ma davvero me lo chiedi?”

“Sì, davvero te lo chiedo”

“Agata sì, io mi sono innamorato di Lei. Mi sono innamorato perché Lei era bella… libera… spregiudicata… incontrollabile ed intensa come mai nessuna mai”

“Solo per questo?”

“E ti sembra forse poco Agata?”