La "legenda" dell'amore vero

Ma come si distingue l'amore vero dall'amore comodo?
Con gli aggettivi! Son sempre loro che fanno le differenze.

L'amore vero è totalizzante, luccicante, inebriante (questa parola ora che l'ho studiata la scrivo con una nuova consapevolezza), sudato, appiccicato, simbiotico, sintonico (questa non so se esiste ma buttata qui fa colto e voglio che significhi "fatto di sintonie", con la "e" plurale!), malinconico, emozionante, spigoloso, ruvido, dolce, appassionato e appassionante, prezioso, geloso, goloso, impaziente, caldo.

L'amore comodo è noioso, rassicurante, risparmioso, inacidente, calcolato, inconsciamente calcolato, consciamente calcolato, è squallido, ana-emotivo, sonnolento, ripetitivo, asciutto, spento, silenzioso, asettico, lavato, ostentato, sostituibile (con uno più comodo).

Gli innamorati veri inseguono i sogni, quelli comodi vogliono la tessera di socio coop.

Gli innamorati veri sono dei precari dello status ma degli eterni del sentimento.
Gli innamorati comodi sono dei massimizzatori della relazione ordinaria.

I veri sono travolti dal troppo esagerato che non finisce mai, pur essendo sempre sul punto di precipitare, capaci comunque di aggrapparsi un attimo prima, semplicemente guardandosi.
I comodi sono affogati nel riscaldamento a palla di una domenica pomeriggio al centro commerciale, con un selfie d'ordinanza che ritrae un sorriso figlio di una pseudo-paresi facciale.

L'amore vero ti capita tra capo e collo e pancia, così, all'improvviso.
L'amore comodo lo studi a scuola, conosco chi l'ha portato come prima materia orale alla maturità.

L'amore vero non finisce mai, nemmeno quando finisce la coppia.
L'amore comodo fa finta di iniziare.

Gli innamorati veri al ristorante vanno tardi e parlano molto, ridono, mangiano, brindano guardandosi negli occhi, a volte si ubriacano insieme, lui guarda il culo delle altre e lei gli dice: "sei uno stronzo, brindiamo".
Gli innamorati comodi al ristorante vanno presto, mangiano tanto, bevono poco, parlano niente e soprattutto parlano di altri, fanno il punto sui punti coop, lui guarda il culo delle altre senza ricordarsi perché è lei dice: "è basso, andiamo a casa che sono le otto".

Gli innamorati veri sono uno, gli innamorati comodi resteranno sempre due.

L'amore vero è a puntate, l'amore comodo è un documentario sui pesci.

L'amore vero prescinde dal come e se ne frega di quanti sono quando arriva.
L'amore comodo cerca la convenzione, per poi nascondere la vita vera fuori dalla porta blindata della villetta a schiera.

L'amore vero se ne frega, l'amore comodo calcola.

Il primo è prezioso, il secondo è qualunque.

Il primo lo devi conquistare ogni giorno, il secondo è così perché "siamo grandi e la testa deve stare a posto".

Gli innamorati veri si baciano con la lingua anche al mattino, i comodi si sfiorano le labbra pure la sera.

L'amore vero piuttosto sta da solo, l'amore comodo piuttosto fa finta di niente.