EQUITA'

Dice il Governatore di Banca d’Italia: "I nuovi interventi si concentrano per circa due terzi sulle entrate portando la pressione fiscale intorno al 45%".                                
Va ripetendo da settimane come un mantra il Premier Monti:“la manovra è fatta di equità, crescita, rigore”.
Dice Treccani alla voce equità:“Giustizia che applica la legge non rigidamente, ma temperata da umana e indulgente considerazione dei casi particolari a cui la legge si deve applicare”.                         
Vorrei aggiungere molto modestamente due considerazioni pure io.              
La manovra è incentrata“di base” per i 2/3 sulle entrate perché di fatto i tagli di spesa si concretizzano nel taglio dei trasferimenti agli Enti Locali periferici a cui viene poi lasciata possibilità di agire autonomamente sulla leva fiscale.        
Non cambia molto rispetto all’impostazione Tremontiana (tanto criticata dalle vispe e sinistre terese) il quale tagliava sì i trasferimenti in modo lineare ma metteva un tetto all’incremento della pressione locale, qui invece si tagliano i trasferimenti e si chiede di fatto ai Comuni e alle Regioni di tassare, i 2/3 non saranno quindi più tali ma si avvicineranno al 90-95% del totale manovra, non lo so quantificare con precisione millimetrica ma son certo di sbagliare di poco.
I tanto sbandierati tagli alla politica si risolvono in un nulla di fatto, Province docet, tanto da far apparire il professore come l’ultimo dei tecnici e il primo dei politici.
Sarebbe interessante se l’Illuminato ci dicesse se è una svista, se è ostaggio della politica o se la scelta di prenderci in giro con l’ennesimo rinvio a legge ordinaria è tutta farina del suo sacco. Se si degnasse di rispondere magari sapremmo come regolarci.                                
Una manovra incentrata al 90/95% sul lato entrate non è equa per definizione perché non c ’è nessuna indulgente considerazione umana che possa discernere tra casi particolari a cui applicare la legge.
Si tassa la moltitudine per fare massa critica, si tassa al centro come nella più classica delle gaussiane perché è lì che sta la“ciccia”.
Questa manovra è la fotocopia della finanziaria Amato del 92 solo che allora si partiva da una pressione fiscale di diversi punti più bassa rispetto all’attuale (fino al 1991 eravamo sotto al 40% in rapporto al pil), oggi partiamo dall’INSOSTENIBILE.
Non c’è nessuna equità in una manovra che continua a scaricare sulle generazioni future il costo di una spesa pubblica che non ha nessuna ragione etica-logica-morale-politica!
Non c’è nessuna equità in una manovra che continua a caricare di imposte gli immobili privati mentre non muove un dito per alleggerire il patrimonio infruttifero dello Stato e degli Enti Locali.
Non c’è nessuna equità in una manovra che stanga i sacrifici di una vita e rende ancor più conveniente la speculazione finanziaria rapportata al resto.        
Non c’è nessuna equità in una manovra che non tocca i privilegi della politica, non perché lì ci sia sostanza (almeno non tanta da modificare le sorti del Ppaese), ma perché l’abbattimento del privilegio particolare produrrebbe indulgente considerazione nei poveri cittadini, che sarebbero così più equi nel giudicare chi li governa.
Non c’è equità nell’incremento indiscriminato delle accise sui carburanti perché 1,70 euro per litro di benzina hanno un peso diverso se a pagarli è il pensionato o il dirigente d’azienda (poi si fanno le battaglie sulla rivalutazione delle pensioni: ti do la rivalutazione e ti faccio pagare il doppio in accise con complicità del sindacato di turno).
Non c’è equità e c’è molta demagogia.
Demagogia quando il Primo Ministro dice che l’ICI è giusta perché la casa consuma risorse pubbliche ed è quindi equo che venga tassata. Se Monti non fosse un così esimio Professore gli consiglierei di ripassare tributario, ma poiché son certo che sa quel che dice (e lo dico fuori da ironia) voglio evidenziare la sua“benevola malafede”.
L’ICI non è il corrispettivo di un servizio, l’ICI non è una tassa, è un’imposta, non c’è corrispettivo tra servizio e prelievo, questo Monti lo sa e quando dice che l’ICI copre i costi del servizio mente sapendo di mentire, oppure è accecato dall'ideologia e questo sarebbe ancora peggio per un non eletto!
Quando il cittadino costruisce un immobile paga oneri tributari che vanno a coprire in tutto o i parte i costi di urbanizzazione, quando un cittadino paga la TARSU o la tariffa dove questa è prevista, paga un prezzo (più o meno politicamente corretto) per il servizio di pulizia e smaltimento rifiuti,  quando il cittadino paga l’ICI paga un tributo che va alla fiscalità generale.
L’ICI è la prima imposta patrimoniale, colpisce patrimonio per scelta politica, tassa una seconda volta un reddito già tassato che fattosi risparmio si è trasformato in mattone, l’ICI è la più ideologica delle imposte del nostro ordinamento.
Questa è la realtà, il resto sono frottole e prese in giro, dove si fa di necessità paraculaggine e la virtù viene lasciata ai nuovi poveri perché possano consolarsi almeno con quella.

SE DOVEVAMO FARCI PRENDERE IN GIRO NON C'ERA MICA BISOGNO DI UN PROFESSORE!

Prima dichiarazione di Monti: "...Sarà dunque necessario rivedere il prelievo sugli immobili, oggi tra i più bassi d'Europa e dove l'esenzione della prima casa costituisce un'eccezione...".

Facciamo un breve memo su che cosa significa acquistare una casa in Italia:
- Al momento dell'acquisto o si va a pagare l'imposta di registro o si paga l'Iva, se non è prima casa andiamo dal 10% al 20% (a seconda che si tratti di appartamenti "normali" o case super lusso), restiamo pur fermi al 10% per un'appartamento "normale", a questo dobbiamo aggiungere un 2% tra imposta ipotecaria e catastale se siamo in regime di registro. Per farla breve mediamo e diciamo che siamo intorno ad un 10/12% all'acquisto.
- L'acqusito avviene con Rogito Notarile che prevede un tariffario minimo per il ns amico Notaio. Non entro nel dettaglio perchè sarebbe impossibile ma ognuno di voi sa quanto costa.
- Se si acquista con mutuo ci viene addebitata un'imposta sostitutiva che va dallo 0,25% per finanziamenti prima casa al 2% per i mutui "seconda casa" (avete capito bene: pago un'imposta per indebitarmi).
- Preciso che se acquisto seconda casa con mutuo pago il 2% e non detraggo gli oneri finanziari!! (Ricordo che seconda casa è pure il monolocale a Lido Adriano, usato, vista stradello).
- Una volta acquistata pago: ICI (5 per mille, va bene? Mediamo), Irpef su rendita catastale o su affitto (imposta questa che pago indipendentemente dall'effettiva produzione di reddito: la casa è sfitta? l'inquilino non paga? Non importa, fa reddito ugualmente e viene tassato ad aliquota marginale - stiamo bassi - 27%).
- La tassa smaltimento rifiuti o la tariffa, nei comuni che la applicano, è calcolata tra le altre cose sulle dimensioni dell'appartamento, così come il 99% delle altre utenze.
- La vendo? Se la vendo prima dei 5 anni mi viene tassata la plusvalenza (oneri fiscali pagati fino a quel momento non deducibili), se non ho plusvalenza perchè vendo sottocosto è certo l'accertamento a cui non ho possibilità di opporre prove certe. Devo tornare dal Notaio, pago di nuovo la parcella.

Provate ad acquistare un'abitazione in Germania, a Berlino la seconda casa (concetto molto Italico per inciso) sconta un'aliquota equivalente al ns registro compresa tra il 3,5 e il 4,5%, indicativamente è così anche in Francia (bisogna distinguere tra imposte locali e nazionali). In Francia mediamente l'ICI è più alta rispetto all'Italia ma ricomprende pure l'imposta/tassa per lo smaltimento rifiuti. In Gran Bretagna la casa non sconta imposte sul reddito.
Vi invito a verificare se quanto ho appena scritto è vero, non voglio tediare oltre (perdonate chiaramente le ovvie semplificazioni).

Per stabilire poi se la tassazione, in valore assoluto è eccessiva o equa, credo sia corretto confrontarla con un investimento di pari importo, e lo faccio con questo esempio: non investo 200.000 euro in un appartamento ma lascio la somma depositata in un bel titolo di Stato.
Imposizione: 12,5% sui proventi finanziari. Questo significa che se il mio rendimento medio è del 4% incasso 8.000 euro lordi all'anno di proventi e ne pago 1.000 di imposte. Insisto: solo su proventi effettivi!!!
Non compro titoli di Stato ma obbligazioni pari rendimento? Pago 1.600 euro di imposte, sempre sui proventi effettivi. Basta, null'altro è dovuto.
Rispondete voi: quale beneficio apporto alla crescita economica???

Ammesso che prima di colpire i patrimoni sarebbe necessario capire perchè dobbiamo continuare a mantere un livello di spesa assurdo, e ammesso pure che riesca a capirlo mi chiedo perchè partire dall'immobile?  Perchè è equo???? O perchè è più facile? O perchè così si liscia il pelo alla Camusso di turno o al Bersani democratico che tanto le cooperative le tasse non le pagano? O perchè non mi metto contro il mondo della finanza così ben rappresentato nel Gabinetto Monti?

Ottimo, visto il momento e vista la saliva democratica sparsa in dosi industriali da "quelli che capiscono" di equità-serietà-democrazia, non voglio far polemica ma solo una domanda: alla luce di questo, voi proprietari di casa (o case), acquistate nel 90% dei casi a forza di sacrifici, come vi sentite??
Io sto molto incazzato e parecchio nervoso.

ROSY BINDI E' UN'ISTITUZIONE?

Una domanda: Rosi Bindi è Vice Presidente della Camera dei Deputati??
Un'altra domanda: è vero che Rosi Bindi, nell'aula della Camera, parlando dei radicali ha dichiarato che "Quando gli str.. sono str.. galleggiano senz’acqua"?
Ultima domanda: ammesso che sia vero, ma certamente non lo è vista l'alta moralità e il rispetto istituzionale della Bindi, che differenza c'è tra questo sfogo e le battute di Berlusconi?

Domani sono certo i censori del politicamente corretto stigmatizzeranno a dovere questi comportamenti che ridicolizzano il nostro Paese. Il mondo anche oggi ci guardava. O no??

Per Silvio c'è Bagnasco, per tutto il resto ci pensiamo noi....

Il Cardinal Bagnasco ha richiamato con forza i "politici licenziosi", il riferimento evidente a Silvio Berlusconi non può essere messo in dubbio.
Chiaro, non mi sarei aspettato nulla di diverso, che deve fare la Chiesa? Benedire una morale libertina? Dire che avere una vita sentimental/sessuale fuori dagli schemi è cristianamente parlando un bene? Assolutamente no, il Cardinal Bagnasco ha fatto ciò che doveva fare e pure con discreto stile.
Quindi sacrosanta ingerenza nella morale da parte di chi si occupa di questo a tempo pieno.
Vi ricordo che il Santissimo Padre pochi giorni fa ha preso una netta posizione contro i preti pedofili, magari la politica avesse la forza e la dignità di prendere posizioni così chiare contro chi in nome della stessa diciamo "sbaglia".
Quello che invece fa veramente ridere è la posizione dei "preti laici", quelli della morale alterna, quelli del va bene l'ingerenza pro domo mia, quelli insomma del partito Espresso Repubblicano.
Gli stessi insomma che attaccano la Santa Chiesa quando legittimamente un governo decide di concedere benefici fiscali in cambio di sussidiarietà, benefici che ritornano più che compensati in servizi al sociale che lo Stato non sarebbe assolutamente in grado di gestire a parità di spesa.
Gli stessi insomma che chiedono al Bagnasco di turno di tacere quando Cristianamente attacca e combatte la scelta del sig. Englaro.
Gli stessi insomma che si stracciano le vesti e parlano di ingerenza indebita quando il Papa, da capo dei Cattolici, spende parole esplicite contro le politiche a favore dell'aborto.
Gli stessi che ridicolizzano, dalle pagine patinate dei loro settimanali illuminati di radicalismo, la difesa da parte della Chiesa della famiglia  tradizionale fondata sul Matrimonio.
Gli stessi per intenderci che osannavano il padre della riscossa Spagnola, tal Zapatero, e le sue politiche anti-morale e anti-cattoliche.
Gli stessi che cercano di far passare tutti i discepoli di Cristo per una cloaca di pervertiti perchè al loro interno c'è chi si è macchiato di reati di pedofilia, al solo scopo di attaccare l'Istituzione Chiesa e tutto quello che Essa rappresenta.
Gli stessi che incensano i cavalieri della droga libera, gli stessi che idolatrano i Gay Pride, gli stessi che la pace va bene ma se bombardi la Libia o la Serbia le bombe sono molto meno pesanti, gli stessi che se muore un Palestinese è un martire, se schiatta un ebreo è giustizia.
Insomma gli stessi che vorrebbero sostituire Dio con Eugenio Scalfari, San Pietro con Santoro e l'Arcangelo Gabriele con Travaglio, così da riscrivere il Vangelo in diretta Rai su di un Moleskine tutto nero, con una rubrica dedicata a Bagnasco ma sottoposto al vaglio preventivo dell'ammissibilità etica, censore dedicato "PierLuigi pettina le bambole Bersani". 

Concertazione? Chiamiamola con il suo nome: corporativismo.

Qualche giorno fa ho ascoltato una breve intervista/chiaccherata tra Oscar Giannino e Mario Sechi. Il Direttore del "Il Tempo", a proposito dell'attuale situazione politica Italiana, ha usato parole che all'incirca facevano così: "Sono un pessimista rassegnato, ho creduto nella possibilità di un cambiamento strutturale e riformistico (in senso liberale - nda)  mentre mi rendo conto che il nostro Paese è vittima delle Corporazioni".

Niente di più vero. Credo che questo sia davvero lo stato d'animo che un uomo di centro destra si trova oggi ad affrontare. Pessimismo rassegnato con venature di malcelata incazzatura.

Nulla a che vedere con la critica inutile, puerile, pelosa, interessata, priva d'alternativa di una sinistra vittima di se stessa, complice e artefice di molti dei mali del nostro paese.

Il mio pessimismo rassegnato è conseguenza di una, dieci, cento occasioni perse in questi anni.

La prima critica che faccio a questo Governo (non a Silvio ma al Governo e ai partiti della maggioranza!!) è quella di non aver avuto il coraggio di fregarsene e tirare diritto, tranquilli non è un rigurgito fascistoide sul tipo "me ne frego" "noi tireremo diritto", è una critica forte ed aperta all'uso della concertazione come strumento principe, siamo il paese dove la concertazione è stata istituzionalizzata.

Si badi, non concertazione in senso nobile, non necessità democratica di condividere scelte fondamentali per una società ordinata secondo il volere della maggioranza e nel rispetto delle minoranze, questa sacrosanta e insostituibile concertazione ha solo una definizione: elezioni democratiche.

La concertazione predicata dai preti laici della verità in tasca  è invece quella sindacalizzata-cooperativizzata-ordinata-socializzata, quella che ha creato il 120% di rapporto debito pubblico/pil e che sta continuando a farla da padrone.  

E’ con il voto  che la maggioranza dei cittadini decide da chi essere governata, come essere governata, quale sistema istituzionale darsi, quali regole condividere. Sono i programmi elettorali, avallati dal popolo, che dovrebbero concretizzarsi in proposte di legge concrete-chiare-attuabili ed attuate. Populismo? Forse, ma non è forse nel nome della maggioranza del Popolo che si deve governare?

Tutto il resto è “fuffa”. E’ sottobosco inciciuista per la distribuzione di bende, prebende e favori, che mascherati da stato assistenziale e reti sociali non hanno fatto altro che far vivere chi sfrutta il sistema al danno di chi sostiene il sistema.

Questa è la realtà, questo è a mio avviso il “corporativismo Italico” che punta alla propria patologica sopravvivenza. Ogni volta una giustificazione diversa: difesa dei lavoratori, difesa dei poveri, difesa dei senza tetto, difesa degli invalidi, difesa della pace sociale, difesa delle diversità, difesa della cultura, difesa dell’istruzione, difesa dei consumatori, ecco questa è la nuova frontiera: difesa dei consumatori.

In realtà viviamo crisi endemiche in ogni settore del sociale, della cultura, dell’economia, della finanza, dei consumi, questo sistema da anni sta mostrando i propri limiti, e qual è la risposta? Non toccare nulla e organizzare scioperi generali offrendo il biglietto del pullman a pensionati che fanno il doppio lavoro per mantenere figli che non avranno mai una pensione propria degna di questo nome.

Ecco sono deluso…. sono pessimista e deluso, teorico e deluso, ma questo è lo spirito di queste poche righe, fare inutile teoria per manifestare il mio dissenso.

Voglio la rottura (democratica e pacifica sia chiaro), voglio tener duro e fregarmene se credo davvero in quello che predico! Voglio un politico che mi dica: “Mi hai votato perché ho parlato chiaro e ora faccio quello per cui sono stato eletto, non sei d’accordo? Dovevi pensarci prima”.

P.S.: spiace che il primo partito vittima della sindrome da concertazione interessata e di parte sia proprio quello che si è presentato per primo come antisistema: il partito verde della rivoluzione padana. Spiace e sorprende, anche se non l'ho mai votato perchè lontano da me su mille fondamentali aspetti; spiace e sorprende perchè credevo che nella forza sguaiata di un lessico politico diretto, si nascondessero la purezza di spirito e la volontà di battersi per un'idea, credo proprio che non sia così.

Non costringetemi a finanziare la causa, voglio leggere l'Espresso ma vorrei farlo gratis...

Ho cercato di sbirciare su internet, volevo leggermi L'INCHIESTA senza dare soldi a quel povero miliardario di DeBenedetti, ma non sono riuscito a scroccare in rete il contenuto del Santo Articolo, ho trovato solo questo trafiletto: "LA SANTA EVASIONE.  Un patrimonio immobiliare sterminato. E tutto senza tasse. Più sovvenzioni, sconti, esenzioni. Così lo Stato privilegia il tesoro del Vaticano. E rinuncia a entrate milionarie."
Faccio un appello, se qualcuno di voi riesce a recuperarlo vi prego, me ne fornisca copia gratuita.
Ho deciso che devo leggere questo articolo illuminante dei profeti laici della verità, i Repubblicani dell'Espresso.
Premetto che il titolo e il cappello mi fanno vomitare, mi aspetto di trovare l'ennesimo attacco sguaiato alla Chiesa, sono prevenuto, sono certo resterò disgustato dalla lettura, non arriverò in fondo al pezzo, sono sicuro troverò la solita trita e faziosa pantomima anticlericale, mi aspetto un accenno ai preti pedofili e ai fondi neri delle banche vaticane, magari ai fondi neri dei preti pedofili depositati nelle banche vaticane, mi sbilancio in previsioni perchè voglio essere smentito dai fatti, lo spero giuro, spero che questo partito politico travestito da gruppo editoriale, extra parlamentare quanto basta per condizionare a fondo e più di ogni altro l'opinione pubblica, per una volta non abbia fatto ricorso al dolo mentale ma si sia limitato a fare giornalismo d'inchiesta.
Bene, ora vado, ma aspetto vostre notizie anzi vostri file, proprio non dovessero arrivare mi violenterò ed andrò a comprare una copia del mistico settimanale, ma vi prego evitatemi quest'onta.

E' caldo, ho il diritto acquisito al delirio agostano

Le pensioni di anzianità non si toccano perché “sono un diritto acquisito”.
Le donne devono andare in pensione a 60 anni perché  “è un diritto acquisito”.
Le Province non si toccano perché i cittadini “hanno il diritto acquisito” di essere provinciali.
Il ticket al pronto soccorso per i codici bianchi non si deve mettere perché il malato immaginario ha “il diritto acquisito” di intasare le sale d’aspetto della medicina d’urgenza.
Gli Enti Inutili non si sopprimono perché i dipendenti inutili hanno “il diritto acquisito” ad un posto di lavoro inutile.
L’Immigrato Clandestino “ha il diritto acquisito” ad immigrare clandestinamente in Italia.
Allora di questo passo non è forse legittimo che un parlamentare reclami il “diritto acquisito” ad avere un vitalizio dopo 5 anni di legislatura? Non è forse vero che centinaia di parlamentari prima di lui hanno ottenuto, anzi combattuto, per questo “diritto acquisito”?
E allora non “è forse acquisito il diritto” dell’evasore fiscale ad evadere fiscalmente così come i suoi cittadini evasori predecessori?
E non è forse “acquisito il diritto” del precario a rimanere precario? Che cosa la mena con questa storia del posto di lavoro fisso, il posto di lavoro fisso “è un diritto acquisito” del lavoratore a tempo indeterminato garantito dai Sindacati acquisiti, gli altri tacciano, ad ognuno il proprio diritto acquisito.

Stiamo sclerotizzando nel paese dei mille diritti e di nessun dovere, il dovere è sempre degli altri, “che paghino i ladri”, “serve responsabilità”, “non pettiniamo le bambole, il governo si dimetta per il bene del paese”, “non pettiniamo le bambole, il governo non si dimetta per il bene del paese”, “siamo responsabili, per questo votiamo la fiducia”, “siamo responsabili, per questo votiamo la sfiducia”, “siamo sindacati responsabili, per questo facciamo sciopero”, “siamo sindacati responsabili, per questo non facciamo sciopero”.

Aiuto, ho 38 anni, andrò in pensione con il 50% del mio ultimo reddito da lavoratore dipendente ma potrò andarci a 60anni (ho iniziato presto io!!), sarò costretto a lavorare in nero per aiutare i miei figli che avranno un posto di lavoro fisso con un fisso stipendio da fame, il sabato e la domenica potrò poi andare a protestare perché il mio datore di lavoro in nero evade le tasse ma potrò andare manifestando su strade asfaltate da Province efficientissime, mentre dovrò disertare i centri storici dei piccoli Comuni che senza trasferimenti Statali non riusciranno più a pavimentare le piazze.
Qualche volta poi, se avrò la fortuna di invecchiare, potrò portare i miei nipotini a scuola, dove tutti i precari saranno stati deprecarizzati, ma dovrò stare attento perché non sarà facile riconoscere il bimbo tra tutti quei maestri.
Qualche volta potrò anche riposarmi, magari nella incontaminata Val di Susa, aria buona e vita sana e solitudine, tutti diritti acquisiti salvati grazie a dure battaglie,  non rimarrò troppo però tra i monti, perché le vacanze vere le andrò a trascorrere in  Francia, me lo immagino già: appena arrivato al confine mi prendo un bel trenino Grand Vitesse (che forti che sono questi Francesi! Efficienti, mica noi Italiani!), prenoto un bel hotel 4 stelle  con riscaldamento elettrico alimentato da centrali nucleari a basso costo (cavolo, davvero forti questi Francesi, loro sì che sono avanti, mica noi Italiani, ancora con quel carbone!), unico neo tutti quegli Italiani che fanno i pendolari dalla Val di Susa, ma non ce l’hanno un lavoro là? Ah no?! Tutto chiuso!? Eh sì però l’aria buona, vuoi mettere….   


LA PATRIMONIALE

La Patrimoniale!!! Che bella parola, che bella presa che fa sul cittadino medio per cui i ricchi sono sempre gli altri, quale miglior esempio di giustizia sociale che ridistribuisce le ricchezze sottratte al popolo dagli sporchi capitalisti e poco importa se quel popolo è rappresentato ad esempio da doppio lavoristi in nero che spargono la loro morale mentre cercano il modo di prepensionarsi, così i redditi diventano tre e non più due.
Patrimoniale! Evviva! E chi se ne frega se sulla seconda casa (lasciamo stare la prima per non naufragare nel melodramma della demagogia) hai fatto un mutuo perchè credi che in fondo non sia poi così un delitto cercare di accrescere con sacrificio il propiro Patrimonio; e chi se ne frega se sull'immobile hai già pagato l'IVA o l'imposta di registro al momento dell'acquisto; e chi se ne frega se ci paghi l'ICI; e chi se ne frega se ci paghi l'Irpef anche se non ti rende nulla e ti cade a pezzi; e chi se ne frega se non incassi l'affitto dall'inquilino moroso pagandoci ugualmente le imposte e diventi matto per sfrattarlo senza riuscirci; chi se ne frega, la Patrimoniale è bella!!
E poi con la Patrimoniale salvi lo Stato, non tocchi nemmeno di striscio il reddito dei valorosi dipendenti pubblici che hanno subito più di ogni altro la crisi di questi anni (no? non è così? mi sembrava...), altro che i sovvenzionati cassintegrati del settore privato, e poi riesci a tenere in vita le Province, questa insostituibile istituzione che rappresenta il perno del nostro sistema democratico e sociale.
La Patrimoniale! Evivva! E poi con la patrimoniale riduci il debito. No? I benpensanti vogliono utilizzarla per azzerare il deficit? Ahhh è così che funziona?! In sintesi: spendo più di quello che incasso, vendo la mia casetta a pezzi per far fronte alla differenza di flussi in entrata e uscita, continuo a spendere allo stesso modo perchè con il pezzo di casetta ho saldato il deficit e quindi sono ritornato ricco, vado in pensione a 60anni così faccio più vacanze e mi riposo, inizio ad incassare meno perchè chi deve investire ci dice che col cavolo che vuole continuare a farsi rapinare, vendo un altro pezzo di casetta, e poi vendo un'altro pezzo di casetta perchè finchè c'è casetta c'è il ricco, e poi vendo... hops!? Ho finito la casetta! A quel punto che faccio?? Idea!! Vendo il palazzo della Provincia per pagare lo stipendio del Presidente che magari nel frattempo è diventato un Leghista e riunirà il Consiglio Provinciale sul prato di Pontida!
Fantastico, da grande voglio fare l'economista di sinistra, con il potere forte tra le mani, che da vero illuminato fa giustizia sociale e salva i poveri del mondo in collegamento eco-sostenibile (piccione) dal proprio yatch ormeggiato al largo di Formentera.

L'acqua e la politica dei giorni nostri

Queste provinciali mi hanno affascinato poco, sarà che la politica (locale?) fa notizia solo per le lotte interne agli schieramenti, sarà che io sono annoiato, sarà che la campagna elettorale si è mossa sottotono e tutta concentrata nelle grandi città, ma questo è... allora dove trovare spunti di riflessione in una giornata piovosa di metà maggio che ricorda l'autunno avanzato?
Questa mattina durante l'abituale colazione al bar mi sono "origliato" una conversazione a due tra privatisti e pubblicisti dell'acqua, il referendum (forse) si avvicina e l'unica cosa che pare scaldare gli animi è questa puttanata dell'acqua pubblica (una volta!!). Abbiamo finiani che sconfessano il "decreto Ronchi", su FB ho trovato inviti dei seguaci del Presidentissimo della Camerissima a votare SI' e mi chiedo: ma l'ex Ministro Ronchi, oggi membro del FLI, lo sa? Ho sentito dipendenti Hera Spa (quella società quotata che ha chiuso l'ennesimo bilancio con utili, margini e volumi in decisa crescita) urlare che l'acqua deve rimanere pubblica, e mi interrogavo: ma il premio di produzione legato al profitto da dove credono che venga? Ma il corso del titolo in Borsa lo influenza l'ex ATO o il fatto che la concessione pubblica ad Hera privata sia stata data senza gara???
Ricordo il dibattito che in Consiglio Comunale fu sollevato quando si decise di cedere la proprieta' delle "reti gas" ad Hera (si noti bene: proprietà delle reti!), e oggi come allora mi chiedo: ma se le reti diventano private, e la concessione è già privata, il gas resta pubblico o privato? Morire di freddo è certo più improbabile che morire di sete, se non altro più lento alle nostre latitudini, ma il gas e la sua distribuzione possono essere annoverati tra i servizi fondamentali per il cittadino o no? Dovrei chiedere ad un Rifondatore Democratico (incrocio Emilian Romagnolo tra sinistri di varia specie - nda), io su questi argomenti non sono pratico!
Siamo alla fiera permanente dell'ipocrisia, ipocrita il politico e ipocrita l'elettore. Ipocrita l'ex Sindaco, o l'ex Assessore, o l'ex Consigliere Comunale che oggi siedono nel consiglio di amministrazione di Hera (o del ConAmi) e a cui, magari, qualche anno fa hanno consegnato direttamente o con il loro voto pro-quota la stessa concessione che oggi vorrebbero evitare fosse messa a gara.
E ipocrita pure io che forse accetterò (e dico forse) che nel nuovo statuto del nostro inutile Comune venga scritto in premessa che l'Acqua è fondamentale per la vita e soprattutto che l'acqua è di tutti. Sì, probabilmente accetterò, a patto che venga scritto pure che "l'aria serve al popolo e se smettessimo di respirare non ci resterebbe che morire" e forse anche pretenderò che venga scritto che "nessuno tocchi l'estate e l'inverno" perchè già non ci sono più le mezze stagioni, se tolgono anche quelle estreme allora dico io, siamo messi bene.
Ok, sono convinto, farò così, d'altro canto un Comune deve fissare i paletti fondamentali del vivere civile, CRIBBIO! 

Caro Igi ti scrivo....

Caro Igi ciao,
ti ringrazio del messaggio che mi hai girato e mi dispiaccio di doverti usare come postino, non capisco come mai il bravo giornalista Riccardo Isola ti usi come messaggero  e non si rivolga direttamente a me, comunque.....
Prima di tutto credo sia corretto spiegare agli amici il motivo di questa  conversazione, ti scrive il nostro: "Lo dici tu caro Igi al tuo amico Bertozzi, visto che dice di fare politica ma non legge i documenti ufficiali (Bilanci) degli enti in cui è presente, che l'ufficio stampa dell'Unione dei comuni non esiste più a causa dei tagli governativi? 400 euro lordi al mese contro i 600 euro al minuto di Ferrara su mamma Rai...".
Bene Igi, sappi che circa un anno e mezzo fa ho iniziato una battaglia contro  l'Ufficio Stampa dell'Unione dei Comuni ritenendolo inutile, costoso, mal fatto e puro strumento di propaganda dell'azione amministrativa, legittimo se pagato da un partito, intollerabile se a carico della comunità.  Sappi anche che ho sempre attaccato lo strumento e mai le persone perché sui contratti stipulati dall’Unione non stava scritto Riccardo Isola o pinco pallino e non avevo motivo di dubitare della sua buona fede e dedizione al servizio,  ma devo dire che vista la reazione del Giornalista ritengo oggi di aver sbagliato, la sua stizza insinua in me il dubbio che sia dispiaciuto più della perdita dei 400 euro lordi (e poi anche di questo ti diro') che della perdita di questo servizio “essenziale”.  Sappi anche  Igi che il bilancio a cui fa riferimento  Isola, e che io non ho letto si intende,  verrà approvato il prossimo 31 marzo, sappi ancora Igi che se Isola fosse stato presente (e sappi pure che sono convinto che il suo ruolo retribuito eticamente lo imponesse) ad almeno una delle sedute del Consiglio dell'Unione o dei singoli Consigli Comunali oggi forse saprebbe che prima di prendere posizione sul singolo argomento, conoscendo bene come si muovono queste amministrazioni,  ho sempre atteso l'ufficialità dell'evento, ufficialità che nel nostro caso sarà tale (viva Dio!) dopo il 31 marzo 2011 salvo che non venga inventato qualcosa di diverso. 31 marzo perché solo allora il bilancio probabilmente verrà approvato.
Sappi ancora Igi che 11.712 euro (costo dell’Ufficio Stampa Associato come da Bilancio 2010 dell’Unione) diviso 12  (mesi di un anno) non fa 400 euro lordi ma 976 euro mensili. Fatti spiegare da Riccardo Isola, se ne hai voglia, come funziona esattamente questa cosa e dove finisce la differenza che non va al Giornalista, e fatti spiegare per favore se un Consigliere deve giudicare quello che si mette in tasca il Cronista o quello che spende l’Ente per mantenere il Servizio? Sai è bene che te lo dica lui perché non vorrei commettere errori visto che non avendo letto nulla sto improvvisando…
Igi caro ti saluto, ma sappi infine che ora riflettero’ sull’ultima affermazione del nostro, quella relativa a Ferrara e cercherò di capire dove sta il parallelo tra lui e il giulianone nazionale, dove sta il parallelo tra la Rai e l’Unione dei Comuni e se troverò qualche spunto per qui tutto questo possa sembrarmi ragionevole allora andrò a fare un po’ di conti e cercherò di ricostruire quali sono i compensi orari di Santoro, Floris, Fazio, Benigni, Dandini,  Littizzetto,  ecc. ecc.  e cercherò di capire come mai il Giornalista Isola non si sia mai lamentato prima di questo scempio di pubblico denaro.
Ciao Igi, buon fine settimana.

SINDACO MANI DI FORBICE... ANZI DI MOTOSEGA

Che dire di un primo cittadino che senza consultare NESSUNO, in una mattina di fine inverno, decide di abbattere 69 Pini Marittimi pluridecennali nel centro del nostro Comune? Che dire se la giustificazione utilizzata è: Sicurezza Pubblica a basso costo, perchè potare le piante costa troppo meglio abbatterle? Che dire se la decisione è stata presa d'urgenza ad inverno finito? Che dire se la stessa dichiara  che a brevissimo partirà l'opera di ripiantumazione e questo mentre a distanza di 5 o 6 anni stiamo ancora aspettando le piante che dovevano sostituire i vecchi pini (sempre quelli poveracci, che gli stiano antipatici?) che costeggiavano quella che tutti a Riolo Terme conoscono come "strada nuova"? Che dire se nei giardini che si affacciano su Via Cesare Battisti sono state abbattute addirittura tre piante in più rispetto a quanto "ordinato"? Che dire del silenzio (spero solo temporaneo) di tutti i Verdi ed Ecologisti militanti che sostengono e hanno sostenuto il sindaco nelle ultime tornate elettorali?
Un mio caro amico mi ha suggerito questa chiave di lettura: "Hai la forfora? Non ti lavare i capelli, tagliati la testa... fai prima e spendi meno!"