Gli amanti a ferragosto

Gli amanti a ferragosto dici? E perché non mi chiedi degli effetti di una variazione delle rimanenze sul circolante? Sarei più preciso, più tecnico, più certo, ma se proprio insisti proviamo a (s)ragionare un attimo di questa cosa degli amanti, sarò breve però, devo andare a cena, per una volta che mi aspettano non voglio fare tardi.

Prima capiamo di cosa stiamo parlando, gli amanti non sono tutti uguali, abbiamo diverse tipologie di coppie clandestine, ognuna con caratteristiche diverse…. ci sono gli amanti ambo-impegnati, gli amanti uno single e l’altro no e gli amanti ambo-single, quest’ultima evoluzione patologica dei malati di coppia.

Partiamo dai primi, gli amanti bi-impegnati… questi a ferragosto soffrono, o almeno soffricchiano, certamente cercano di farlo credere, sono quelli che tra un gavettone e una piadina sparano messaggini telegrafici “ti penso”, “vorrei essere con te”, “scappiamo”, “ahhh”, “ohhh”, “quando ci vediamo?”, “mi manchi”, “l’anno prossimo vedrai! - cosa vedrò? - vedrai!”. Sono quelli che la trasgressione aiuta la coppia, quella vera, sono quelli che si promettono tutto ma con moderazione, sono i coltivatori di aspettative modeste, si esaltano in auto, in albergo, in pausa pranzo, il mercoledì e il venerdì, e si tranquillizzano nei week end e nelle feste comandate, e ferragosto è festa comandata, solo fa più caldo. Si raccontano a vicenda di passare questa ricorrenza in luoghi tristi, ameni, circondati da noia e ripetitività, narrano di pranzi stantii e molto costosi, di bambini urlanti e “mai più”, spacciano sofferenza e foto dove loro appaiono raramente, selfie di gruppo, piani lunghi, sabbia e palloni da beach. Più che padri o madri di famiglia sembrano agenti della CIA infiltrati in quadretti familiari precostituiti, poi appena tramonta la festa, si normalizza la giornata, ci si rinfresca sotto la doccia, dimenticano tutto, silenziano cellulari e traffico dati, e si abbandonano al per sempre. Quello vero, quello che dura.

I secondi invece, I single alternati, si rodono. Soprattutto il single dei due, la lei (o il lui) che si trova in questa condizione può fare due cose: 

a) svegliarsi prestissimo, alzarsi tardi, strafogarsi  di pancake alla nutella tocciati nella birra, uscire a ridosso del mezzogiorno passeggiando per la città deserta, portare a spasso il cane anche se il cane non ce l’ha, sudare, ripromettersi “mai più!”, piangere, dire un sacco di parolacce, litigare con la barista del Centrale perché  non è possibile chiudere alle 13.30 il giorno di ferragosto, rientrare a casa e sbronzarsi con il Vov.

b) svegliarsi prestissimo, alzarsi prestissimo, partire insieme a gruppi improbabili di amici inventati per faticosissime giornate fuori porta, pic-nic o pranzi di pesce surgelato sulla spiaggia, tornei di racchettone, tornei di gavettoni, tornei di marrafone, tornei di chi rutta più forte, il gioco della bottiglia, galloni di spritz, balli a-sincroni come fossero posseduti dal demonio, canzoni anni 80-90 con innesti improvvisi di pop contemporaneo, risate forzate, decine di “è fortissimo ragazzi, che figata, bellissimo, questa è vita”. Poi alla prima pipì, quando raggiungono il bagno, di fronte a se stessi riflessi sullo specchio, li vedi barcollare, una lacrima scende annegata nel sudore, una rapida occhiata di auto compatimento è un “mai più, mai più”.

Entrambi gli scenari si chiudono con il cicalino di Telegram alle 01.30, “mi sei mancato(a) come l’aria oggi”, che fa ripiombare tutto nella desolata ma rassicurante routine del post-ferragosto. Si sublima così l’essenza di quasi coppia nel déjà vu dell’eterno (finché dura) ritorno.

Infine ci sono gli amanti ambo-single. Qui lo stereotipo non regge, possono esserci mille diverse ragioni per questo particolare status di quasi coppia, non saprei categorizzare, non c’è un ferragosto tipo, ci sono ferragosti dipende. Dipende dal momento, dal tempo, dagli impegni, dalla voglia, dal caso, dal lavoro, dal bisogno di trombare, dalla fame, dalle ferie, dagli amici, dall’età, dalle alternative, dalla casa con l’aria condizionata, dal che cosa si farà il 16, dalla crisi economica. Gli amanti ambo single sono degli insoddisfatti a rotazione, quindi se l’insoddisfazione ruota a ferragosto beh sarà un ferragosto di merda, se invece arriva una botta di culo sarà un successo. Il ferragosto, così come Santo Stefano e la Pasquetta, sono potenzialmente ottimi per far scoppiare le coppie di amanti ambo single, tentativi di amici di far conoscere “il vero amore”, le cene, la cioccolata di Pasqua, il panettone, i gruppi sulla spiaggia, i turisti, Il CrossFit sul lungomare, le piscine di gruppo con l’idromassaggio, insomma le tentazioni corrono sul filo delle emozioni più o meno forti e delle carenze più o meno latenti, il tutto amplificato dal quasi festivo, dalla rottura della routine.

Quindi, amica mia, se vuoi un’analisi più approfondita devi darmi elementi più circostanziati, fermo restando che se a parità di fatturato il magazzino aumenta il fabbisogno di circolante cresce, e sappi che non è bello. Ora chiudo e vado a cena, spero di esserti stato utile!