Pensando

Quando una struttura inizia ad alimentarsi esclusivamente di regole, prescindendo dalle persone che la compongono, prescindendo dai territori in cui opera, massificando non le procedure ma le specificità, favorendo la conoscenza formale ed organica e limitando gli spunti particolari d’innovazione, la struttura apre la porta al proprio declino.
La regola diventa la scusa dietro cui nascondersi.
Quando Luca, Mario e Giuseppe non sono più ciò che sono diventati grazie a ciò che hanno dimostrato di saper fare, ma diventano punti di raccolta di direttive col paraocchi, la struttura perde il contatto con la realtà.
L’eccellenza nasce dalla valorizzazione delle individualità, che non significa individualismo come troppi credono, ma competenza ad personam.
Vedo organizzazioni perdere posizioni per mancanza di visione, vedo persone confondere il fare con il delegare a prescindere, sempre verso il basso, in modo acritico e senza leve d’azione.
Quando i compiti sono dati a compartimenti stagni senza perché, l’uomo non esce dalla propria area di confort e non produce surplus ma consuma status, e cerca il modo più rapido e indolore per uscire dalla mischia, annientato nel quotidiano.

Le battaglie si vincono con cuore e con ragione, è per questo che servono uomini e non masse compiacenti.