Auguri Luì...

Bologna, Padova, Mestre, Venezia, parcheggio di piazzale Roma, ultimo piano, non so perché ma il telecomando dell’auto non funziona, non funziona mai, devi chiudere manualmente, forse le interferenze dell’antennone delle Generali o forse l’umidità. Effettivamente Venezia è umida.  E che ci fa Luì a Venezia? In sto periodo poi… non è nemmeno carnevale.

Il vaporetto sul Canal Grande è "pieno imballonato" (espressione non tipicamente veneta, ma è la prima cosa che mi è venuta in mente, tipo "bagnato mizzo"), Luì voleva prendere un caffè, da Florian, 85 euro per un caffettino basso (92 euro se lo vuoi normale), 346 euro se vuoi tre biscottini secchi e uno scroccadenti, ti propongono un finanziamento Agos Ducato se vuoi anche un bicchiere d’acqua gasata, Findomestic per la naturale. Convenzioni separate per ridurre il rischio.

Io passavo da quelle parti per caso, un cliente zona laguna, uno che ha delocalizzato perché soffre un po’ di artrite e la sua filosofia è “se deve far male che faccia male molto, non mi piacciono le mezze misure”. Passo per caso e vedo Luì al tavolo, è solo, e questo è normale, ma di fronte a lui due caffè, due  scroccadenti, sei  biscottini, il conto (862 euro), un sigaro spento, un fiore rosso, gli occhiali da sole, un taccuino, un pc portatile, un cellulare, il cameriere è stato costretto a portare un garidon perché tutta quella roba là sopra non ci stava, gli 862 euro forse erano per la rata del leasing con cui aveva acquistato il garidon. Mi avvicino, di nascosto, mi siedo di fianco, spalla a spalla, tanto poi Luì non mi conosce, non si ricorda di me, mi ha incontrato una sola volta alle Cicogne il lunedì pomeriggio, avevo la barba, ora ho i capelli ricci, ho fatto la permanente.

Lo osservo, è perso, guardo spinto nel vuoto, gli squilla il telefonino, risponde, ascolto anche se sento solo lui che dice:

“Pronto?... Ahh scusami mi sono dimenticato… sai il lavoro… sì lo so il film brutto,  la bottiglia comprata per l’occasione… no dai non ti arrabbiare… magari… no non sono scappato, è che faceva caldo e mi è venuta l’asma… come non soffro d’asma, ehh hai voglia, da una vita, faccio sempre le cure alle terme, a Riolo certo, vado in albergo… dai ma non insistere, non sono stato cafone, era tardi, l’autobus stava arrivando… ah avevo la macchina?… sì ma avevo finito il diesel, non te l’ho detto per vergogna… no giuro non sono scappato… i problemi, il lavoro… no ok le coccole… dai lo sai che sono un parsimonioso, non eccedo mai in effusioni… no, no, ti hanno detto male, qualcuno che non mi conosce… Ah, mi conosce? Va bè… Ascolta, la verità è che mi ero  rotto i coglioni, non volevo essere lì, è stato un errore, il film martedì me lo sono dimenticato, il vino l’avevo bevuto tutto da solo la sera prima, ora sono a Venezia a festeggiare un compleanno, per favore non mi rompere le balle, ti chiamo io, prometto che ti chiamo, giuro che lo faccio, entro due anni, tu nel frattempo rispondi al citofono, secondo me è il tuo fidanzato… Stronzo? Perché? Ok, ciao”
Caotico. Luì è un caotico. Lo osservo da un po’ e questa è l’idea che mi sono fatto di lui. Un compleanno.  Mah forse il festeggiato (o la festeggiata) è in bagno? Decido di aspettare. Dieci minuti e non arriva nessuno, Luì  si alza, una tazzina vuota (la sua), una tazzina ancora piena (l’altra), noto una candelina di fianco allo scroccadenti. Il cameriere arriva, “non le piace il nostro caffè??”, “Assolutamente… Ottimo, sembra d’oro!!”.  Luì paga il conto, usa la carta di credito e firma anche tre cambiali, lascia un post-datato (assegno postdatato tipo di quelli che li anticipi sulla linea SOFI), si alza, ringrazia, “buonasera signore”, “arrivederci caro”. Esco pure io, spendo solo 25 euro perché non ho preso niente.

Non resisto, lo fermo e gli chiedo: “Scusa!! E il festeggiato?”, e Luì risponde “Chi??”,  “Il festeggiato??!! Il compleanno!”. “Ah, il compleanno.. il festeggiato. Non c’è”.  “Ah certo, non c’è.  E quindi tu, sei qui, il festeggiato non c’è.. tutto normale certo, non fa una piega”. “Scusami ma a te non capita mai di pensare a qualcuno da solo?”, “Sì certo, ma che c’entra?”, “Bè io faccio lo stesso, festeggio da solo”. “Logico. Allora perché non brindiamo insieme al tuo amico festeggiato lontano?”,  “Va bene, magari un’altra volta però, ho già preso un caffè poco fa e ho pure pensato molto, ti assicuro, non vorrei esagerare”, "Va bè ma posso fargli o farle almeno gli auguri?", "Sì, certo, ti pare", "Allora, auguri!!" Buon compleanno!!".

“Ma scusa ancora una cosa, e la tua amica del film brutto?”,

“E’ a casa, sta bene, tranquillo, ora è arrivato il suo fidanzato, preparerà  gli gnocchi, col pomodoro e due tocchetti di gorgonzola..”

 “Ma la chiamerai?”

 “Assolutamente no, ho finito il vino”
 “Ma scusa, perché l’hai invitata se poi ti sei dimenticato?”

“Ehh, stavo scappando, l’avevo avvisata, poi faceva caldo e a me il caldo, il molto caldo, il sudare, non piace mai, anzi… ora che ci penso.. non piace quasi mai, sono salve alcune rare rarissime eccezioni”.

7 commenti:

  1. Il mio primo pensiero è stato: "Ma cos'è il garidon?!?". Ho googlato d'istinto. Le prime immagini mi facevano pensare ad un incrocio fra un Pokemon ed un pg di World of Warcraft, ma una cosa del genere in Piazza San Marco mi stonava parecchio. Seguendo i consigli di Google ho infine scoperto che il GUERIDON (per gli amici garidon, forse) è semplicemente un tavolino. Per un attimo avevo pensato che potesse essere una sorta di nuova droga...considerati anche i costi astronomici, lo sguardo di Luì perso nel vuoto, il suo comportamento scostante e caotico...e poi questa misteriosa linea SOFI, forse una delle nuove rotte del narcotraffico internazionale?! ...ma poi mi sono rasserenata, il guéridon è solo un tavolino, e la SOFI è gergo banchese, così stretto che nemmeno i bancari lo capiscono, lo sai solo tu.
    La scena mi ricorda qualcosa, mi ricorda un tipo che una volta mi ha invitato a Venezia e mi ha dato una clamorosa buca. In effetti ci sono diverse connessioni: Venezia e quel gran bidonaro di Luì. Visto da fuori non sembra troppo simpatico, Luì, uno che tira dei bidoni così...poi mi viene in mente che di buche ne ho prese, ma sono molte di più quelle che ho dato io, se ne potrebbero ricavare sterminati campi da golf. Quindi scusa, Luì, se ti ho giudicato, sono stata affrettata, ho visto la tua pagliuzza, ma non la mia trave, più o meno comunque le dimensioni sono le stesse, corrispondono all'incirca alle dimensioni dell'ego che non sopporta di essere limitato nella propria libertà dall'insopportabile pretesa altrui di veder rispettati gli impegni presi. C'è sempre un buon motivo per tirare una buca...il vino è finito, fa troppo caldo, ho l'asma e devo andare alle Terme...e se ci troveremo poi soli da Florian con due tazzine di caffè e una sedia vuota davanti almeno potremo pensare a lungo senza che nessuno ci disturbi (a meno che non passi di lì un certo blogger con velleità letterarie...)
    F.

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  2. Garidon è un gueridon della romagna occidentale!!
    Nooo, Luì non da le buche, Luì è sincero, al massimo tergiversa, si muove di lato, eh che essendo spesso in fuga e qualche volta all'inseguimento (dipende dalla prospettiva), puo' perdere qualche particolare per strada, magari qualche disattenzione perchè troppo perso nei suoi pensieri.
    Poi il vino in realtà non finisce, è che a volte capita di trovarne solo del "mal fatto" come dice il mio amico Alessio, e non è mai troppo caldo, è troppo caldo per stare in casa quando vorresti essere altrove, oppure lì ma... e l'asma? Eh l'asma toglie il respiro, questo è un problema, sì effettivamente servirebbero le Terme, ma è da un po' che Luì non fa le cure....

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  3. Evviva la Romagna, evviva il garidon!...Lo so che Luì è sincero, del resto la falsità è l'altrui verità (cit. Marlene Kuntz)...
    F.

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  4. Marlene Kuntz... giusto loro... guarda il caso...

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  5. Ci sei cascato subito...li ho citati apposta i Marlene Kuntz...sei così affezionato alla tua idea che ci debba per forza essere un senso dietro tutto ciò che accade che finisci per cadere in trappole così semplici...
    F

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  6. Sei un mostro buono F!!! A parte che se mai un giorno ci conosceremo mi dirai che ne sai tu dei Marlene Luntz😜😜😜😝😝😝

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