Cinquant’anni

 


Troppo tardi per tutto, soprattutto se a cinquant’anni ci arrivi quando hai da poco passato gli undici…

The Joker

E l’uomo si accorse che la solitudine l’aveva definitivamente avvolto, come solo il fumo sa fare, nel momento in cui capì che non si possono controllare in eterno le emozioni, soprattutto se queste si insinuano, nemmeno Batman sa il perché, due millimetri dietro il ventricolo destro.

E fu solo allora che accettò l’ineluttabilità del destino, fu solo allora che rinunciò alla pugna, fu solo allora che lasciò che il muro delle occasioni definitivamente perse si ergesse a imperitura protezione del niente, fu solo allora che imparò a lasciar scorrere il tempo rinunciando al volerlo fermare.



L’irragionevolezza

“Sai Agata qual è la verità? La verità è che a qualcuno può capitare di passare una vita ad immergersi nel ragionevole, nel  razionale, può capitare di imparare l’arte dei calcolatori, dei riflessivi, dei risolutori,  sì risolutori, risolutori di problemi propri e soprattutto di problemi altrui o creati da altri.

Può capitare di passare una vita a cercare di capire, a macinare esperienza ed esperienze, a tranquillizzare chi ci sta a fianco; si impara a distinguere ciò che è bene da ciò che è male, si diventa bravi bravissimi ad anticipare, a programmare, a risollevarsi e risollevare, ad inseguire, ad insegnare… oh si anche ad insegnare.

Poi ad un tratto, così, senza rendersi conto del perché, del percome, del perquando e tanto meno del perquanto, si resta intrappolati nell’irragionevolezza.

Arriva così all’improvviso la maledetta, subdola e fantastica, magnetica e totalizzante. Non sai distinguerla subito, ad un tratto ti accorgi che c’è, l’annusi e credi di poterla controllare, la sottovaluti, quasi la snobbi, un po’ la schifi, la giustifichi, la giustifichi col destino, l’amore e il tempo, ne diventi preda e vittima, ti lasci crogiolare, assorbire, cambiare e ne esci irrimediabilmente sconfitto.

Sai che fa male, che è male, che non merita di essere vissuta, ma non sai fermarla. L’irragionevolezza.prende il sopravvento, vince, nega l’evidenza che ti viene regalata dai fatti.

Eh si Agata, sono arrivato alla conclusione che l’irragionevolezza è troppo sexy e seducente per essere gestita  e soprattutto lo è per le anime inquiete, tormentate dal destino, vittime dell’incapacità di trattenere il bello e anche per questo irrisolte”

“E quindi?”

“E quindi nulla, puoi solo lasciare che ti attraversi cacciando tutto il resto che il caso ti offre, inizi a slalomeggiare tra vizi e virtù, a cercare ristoro in una solitudine autarchica, ti difendi ergendo muri di inaccessibilità, lasciando che vittime ignare lastrichino i giorni che passano e vai avanti così…”

“Che prospettiva di merda Luì”

“Eh già, ma è così che funziona, ed è così che funziona in modo particolare per i cacciatori del troppo, quel troppo in cui almeno una volta, purtroppo, e ripeto purtroppo, è capitato di imbattersi”