UOMINI & DONNE

Proviamo un attimo a parlare di uomini e di donne, di lui e di lei o di Quello e di Quella se vi piace di più, di questi due soggetti opposti eppure così simili.

Ci pensavo giusto mezz’oretta fa all’area di servizio Santerno Ovest in località Solarolo, che mi piace sempre fare una sosta in autogrill durante un viaggio di ritorno, caffè e brioche alle 19.28 riconciliano con la giornata.

Maschi e femmine. 
Due pezzi del Tetris, un incastro praticamente perfetto se trovi la posizione giusta.

Lui e lei.  
Tutta la vita a rincorrersi, a cercarsi, a cacciarsi, a sfuggirsi, a ritrovarsi, a perdersi, ad amarsi, a detestarsi, a pensarsi, a mangiarsi, a non poter fare a meno l’uno dell’altra ma anche a non riuscire a stare più di ventitre minuti consecutivi insieme nella stessa stanza.

L'uomo e la donna.
L'uomo che deve recitare la sua parte o che almeno dovrebbe, quella del fidanzato e dell’amico e del marito e dell’ amante e del padre.
La donna che deve vestire il proprio ruolo, quello dell'amante e dell'indipendente, della preda e della “fidanzata pure lei", e poi fedele e difficile e madre.

Quello che deve conquistare Quella che deve farsi conquistare.
Lei che deve far capire che se lui ci prova poi lei ci sta, come in un infinito e tremendamente affascinante gioco delle parti.
No, no! Non sarebbe affatto più semplice “se lei tornasse vestita soltanto del bicchiere”, servirebbe solo a scadere nello scontato alla velocità della luce.

L’uomo e la donna a volte fanno “una coppia”, a volte ne fanno due, e a volte fanno semplicemente due single che stanno insieme per caso e non si capisce bene nemmeno il perché, forse per l’affitto o forse per i figli, magari per il mutuo (che altrimenti la banca s’incazza) o perché hanno solo un’automobile ed una bici e così ottimizzano, quello con la bici se piove è più tranquillo.

Ma si badi bene, tra il fare coppia ed essere coppia passa il mondo.

Chi è coppia è “carne e sentimento, saliva e umori, passione e amore, trasgressione e normalità, fantasia e piccoli eccessi, testa e cuore, nudi e vestiti, con e senza mutande, improvvisi e razionali a tratti, è di fronte allo specchio e sopra ad un letto, lenti ed accelerati, screanzati e sfacciati, dolci e prepotenti… con le mani sull’anima, a volte schiacciati dal troppo pensare, fuggitivi, agitati, con mille problemi ma appiccicati, umidi, eccitati ed eccitanti, emozioni raccontate ed altre invece nascoste dentro di sé nella speranza che escano all’improvviso per aumentare l’intesa…” (tutto tra virgolette perché l’ho preso in prestito da una storia che stavo raccontando prima di scendere dall’auto dopo la sosta in autogrill).
Chi è coppia è voglia, è voglia di due, è voglia di uno che prima o poi ritroverà il due, è saper stare soli così che insieme non è necessità ma piacere.
E’ frigorifero vuoto che poi un due tre cose le cuciniamo ugualmente, è mettere un fermino quando si esagera lasciando comunque liberi di scegliere.
E’ la separazione dei beni che tanto stiamo insieme.

Chi fa la coppia invece è convenzione e regole, è non detto, sesso senza cuore, cuore senza sesso, né cuore né sesso, è frigorifero pieno perché ogni fine settimana e ogni mercoledì  c’è la spesa alla Coop, è calcolatrice per capire a chi l’Imu e a chi la Tari, è evasione fisica dalla coppia ma anche solo mentale, è fuggire dal noi ogni volta che c’è un problema vero per rifugiarsi nel “qualcos’altro”, quel qualcos’altro che viene da lontano e non se ne è mai andato oppure che è sbucato all’improvviso una sera di quelle.  
E’ la bella casa per addolcire la noia, è la vacanza esotica perché fa, è lo spegnersi nella routine, è l’espressione malinconica di chi si addormenta tardi davanti alla tv, ma anche lo sguardo spento allo specchio mentre il latte detergente combatte strenuamente con quel filo di fard che doveva dare colore alla serata.    
E’ comunione dei beni che se poi non stiamo più insieme ci pensa il tribunale.

Lui e lei.
Per funzionare devono inseguirsi, uno scappa e l’altra corre, uno corre e l’altra insegue, degli zingari da rotonda.  
Per funzionare non devono darsi mai per scontati, che è di certo la più grande delle banalità ma nel quotidiano Dio solo sa quanto è facile dimenticarsene.

Quello e Quella.
Sono una somma di errori che insieme possono fare persino una catastrofe, ma se va di culo possono fare le scintille.

Lui e lei esistono, nella vita non è detto che si incontrino mai, a volte capita, a volte no, a volte capita nei posti sbagliati e nei momenti sbagliati, capita che s’incontrino quel pomeriggio all’Esselunga che lei c’ha il ciclo e l’ormone agitato fa si che non si accorga che lui stava passando di lì con il carrello semivuoto tipico del single cronicizzato.
Lei e lui esistono, ne hanno parlato in tanti, ne hanno scritto in tanti, ne ho visti tanti, ne ho visti tanti che credevano di esserlo e pure qualcuno che fingeva di esserlo. 
Perché tutti un po' fingono.

Uomini e donne, due parti, due metà, due contrapposti che si attraggono e qualche volta si sottraggono, due che pensano e fanno pensare.
Due attori del luogo comune nel teatro della vita (questa ho desiderato scriverla fin da quando ero bambino!!).
Lui brutto e lei bella, lui bello e lei brutta, lui brutto e lei brutta, lei e lui.
Due romantici che colorano i tramonti, ma anche due bastardi che fanno ridere, o due che diventano uno, o uno che diventano due.

Uomini e donne, un aperitivo salumi e formaggi, vino rosso e vino bianco, sgabelli e mi sono dimenticata il collant.

Uomini e donne.

Lui brioche e caffè alle 19.28, lei insalata e mirtilli alle 18.59, e il mondo fuori cerca Igor dal salotto della Barbara D’Urso.