IL PICCHIO GIUSTAMENTE CHIEDE, ORA CHE TUTTO E' DEFINITO RISPONDO

Per chi fosse interessato alla vicenda del nuovo supermercato a Riolo Terme questa è la nostra posizione:

Dalle pagine di un periodico locale in questi giorni ci è stata rivolta una domanda che ritengo meriti un’esauriente risposta.
Il tema è: apertura di un altro supermercato a Riolo Terme, ennesima stangata ai negozi del centro.
La domanda è: perché l’opposizione si è incomprensibilmente astenuta??
Legittimo chiederselo, necessario rispondere.
In Consiglio Comunale non è arrivata la richiesta di autorizzazione all’apertura del supermarket, il Consiglio non è competente in questo senso, ma bensì è stata formulata una proposta di delibera che agendo sulla strumento urbanistico consentiva di fatto un insediamento commerciale di quelle dimensioni. Può sembrare una differenza di poco conto ma in realtà non lo è, per completare l’iter amministrativo è necessaria infatti una seconda delibera di approvazione definitiva di variante piano particolareggiato con relativa convenzione.
In occasione del dibattito consiliare sull’argomento la posizione del nostro gruppo fu questa: non riteniamo affatto utile la modifica urbanistica che consenta l’apertura di un nuovo supermercato, per l’ovvio impatto negativo che una nuova struttura potrà avere sul commercio locale, tuttavia preventivamente riteniamo necessario che l’Amministrazione convochi, nei modi che ritiene più opportuni, un tavolo con i commercianti del paese e le associazioni di categoria per valutare strumenti di compensazione che possano alleviare il danno potenziale.
Fuori dal burocratese: l’insediamento della nuova struttura (e il trasloco/ampliamento dell’esistente) porterà risorse aggiuntive in termini di oneri di urbanizzazione e concessioni, se una parte di queste risorse verrà utilizzata per aiutare i commercianti del centro (ripeto i modi dovevano essere decisi insieme a loro, riduzione dell’ICI, fondo per ristrutturazioni, finanziamenti per distribuzione di prodotti tipici a prezzo ridotto) la nostra posizione potrebbe essere di condivisione.
Una parte dell’Amministrazione, la più dialogante ma la meno influente evidentemente, si era detta disponibile ad affrontare l’argomento e a relazionarci/invitarci alla stesura di un piano attuativo. Quindi non chiacchiere senza seguito ma proposte concrete condivise con i negozianti del centro.
Se così non fosse stato in sede di approvazione definitiva il nostro voto sarebbe stato certamente contrario e a questo sarebbe seguita attività di denuncia.
Domani sera, 28 ottobre 2010, il Consiglio Comunale sarà chiamato a votare l’approvazione definitiva della variante al piano particolareggiato.
Ad oggi nulla di quanto promesso è stato fatto, nessun tavolo è stato convocato (almeno nei termini da noi richiesti), dalle dichiarazioni rilasciate le associazioni di categoria non sono state interpellate, non sono stati né stanziati né tantomeno ipotizzati fondi a sostegno, anzi apprendiamo che gli oneri aggiuntivi derivanti dai due insediamenti verranno destinati a tutt’altro.
In sostanza il nuovo supermarket verrà fatto e i commercianti del centro saranno lasciati soli e senza risorse, in barba alle promesse e alla nostra disponibilità.
A questo punto il nostro voto sarà chiaramente CONTRARIO e stigmatizzeremo come per l’ennesima volta i vertici dell’Amministrazione si siano profusi in promesse solenni durante il Consiglio Comunale  mentre alla prova dei fatti non abbiano tenuto in alcun conto gli impegni presi, è stato così sulla sicurezza, è stato così sulla gestione del “Parco Pertini”, è stato così sulla vicenda supermarket. 
Spero che i Consiglieri Comunali di maggioranza che durante quella seduta avevano condiviso la nostra posizione si facciano sentire domani sera con un voto che tenga conto di quanto detto a suo tempo.

Il Capogruppo – Stefano Bertozzi

La fabbrica del fango e la doppia morale

95 prime pagine di Repubblica sul Noemi-Daddario gate è giornalismo d'inchiesta, due mesi di inchiesta vera su Fini e l'affaire Montecarlo è dossieraggio; una telefonata del Vice Direttore del Giornale al segretario della Marcegaglia dal tono assolutamente ed evidentemente confidenziale e scherzoso e partono le camionette dei carabinieri mandati dal PM dei Vip, il Fatto Quotidiano pubblica atti giudiziari secretati e nessuno si chiede dove li ha trovati; i giornalisti di repubblica che fotografano e intervistano la Daddario sono dei professionisti che fanno il loro lavoro,i cronisti del Giornale che "indagano" sull'eredità Colleoni degli squallidi segugi; Feltri è un dipendente di Berlusconi, Mauro non è un dipendente di DeBenedetti ma un giornalista libero; la Marcegaglia che chiama Confalonieri per bloccare un inesistente dossier giornalistico è legittima difesa, Berlusconi che vede sbattuti in prima pagina i dettagli della parte più intima della propria vita è necessità di trasparenza per chi guida le Istituzioni; gli insulti di DiPietro sono conseguenza legittima del volgare Silvio (volgare solo perchè esiste), gli insulti di Travaglio sono diritto di cronaca, i soliloqui di Santoro sono omelie semi-sacrali,, il punto di vista di Minzolini è uso strumentale della TV di Stato; Fini che svende la casa di Montecarlo è un semplice affare di partito senza rilevanza penale, Scajola non indagato che si dimette (per fortuna) perchè ha abusato della sua posizione per acquistare una casa a metà del proprio valore è complice della cricca massonico-pitreista che vuole sovvertire l'ordine democratico.
Aiuto, voglio scappare....

LE MANI ARMATE E I CATTIVI MAESTRI DI DEMOCRAZIA

Questa notte un sovversivo antidemocratico ha cercato di attentare alla vita di Maurizio Belpietro, Direttore del quotidiano “Libero”, è intervenuta la scorta e per fortuna il peggio è stato scongiurato.
Faccio notare che già è singolare in un paese democratico, di quelli che piacciono al nuovo sfoglia-pagine Bersani, che il direttore di un quotidiano sia costretto a farsi proteggere da una scorta armata (così è pure per Vittorio Feltri!) e di più è allucinante leggere le considerazioni del leader-padre-proprietario dell’Italia dei Valori, Antonio Di Pietro da Montenero.

Ho visitato per un attimo il suo blog (dopo aver letto le agenzie di stampa al proposito) e troneggiante in home page ho trovato questa illuminata considerazione:

“Guardate (con riferimento ad una foto di una manifestazione – nda)! Queste non sono teste matte, non sono terroristi come adesso vogliono far credere quelli che approfittano di quel disperato criminale che ha tentato di aggredire Belpietro per scaricare su chi protesta e su di me quel che è accaduto.

E come non ripensare alle dichiarazioni di voto che il Di Pietro (alleato del PD di Bersani!!! Ed ex-ministro del Governo Prodi) ha rilasciato nell’aula della Camera qualche giorno fa:

Sig. presidente del Consiglio,
Lei è uno spregiudicato illusionista, anzi un pregiudicato illusionista che, anche oggi, ha raccontato un sacco di frottole agli italiani…           
…Sì, perché Lei, sig. Berlusconi è un vero “maestro”: intendo dire un maestro della massoneria deviata, un piduista di primo e lungo corso, un precursore della collusione e della corruzione di Stato….
.. Lei, sig. Berlusconi, non è un presidente del Consiglio ma è uno “stupratore della democrazia” che, dopo lo stupro, si è fatto una legge, anzi una ventina di leggi ad personam per non rispondere di stupro..
….Lei non è, come alcuni l’hanno definito, uno dei tanti tentacoli della piovra.
Lei è la testa della piovra politica che in questi ultimi vent’anni si è appropriata delle istituzioni in modo antidemocratico e criminale per piegarle agli interessi personali suoi e dei suoi complici della setta massonica deviata di cui fa parte.
… Solo per questo fatto, Lei non meriterebbe un minuto in più di rappresentare il Governo italiano e se ancora riesce a starci è solo perché compra i voti ricattando quei parlamentari che si rassegnano a vivere vigliaccamente senza onore o senza coraggio!

Non sono sorpreso più di tanto del tono e delle parole utilizzate da questo strano e pericoloso essere umano che non parla, sbava, sono le stesse dei Grillini, dei vari siti antagonisti, dei giornali radical del gruppo Espresso (ok loro usano i congiuntivi in maniera corretta!), del Senio Mormorante, del Travaglio, del Santoro, dello (S)Fatto Quotidiano, ecc. ecc.
E’ la caccia alle streghe, è l’odio fatto politica, è l’urlo che nasconde le idee perché mancano o perché sono devastanti, è la mancanza di coscienza democratica di chi ritiene che la maggioranza degli Italiani che ha scelto il Centro Destra sia da distruggere, non convincere, distruggere.
Signori illuminati di una sinistra con gli occhi iniettati di sangue e le chiavi inglesi nascoste sotto le giacche di cashmere comprate con i proventi della vendita di molotov durante gli anni 70, imparate ad accettare le regole democratiche: chi vince le elezioni ha diritto di essere rispettato perché non è un Re ma l’eletto dal popolo.
Volete continuare su questa strada? Volete seguitare a tirar sassi e nascondere le mani? Volete ritornare su di un percorso che ha riempito le ns strade di morti ammazzati? Sognate il ritorno di una Lotta Continua permanente? Bene. Non lamentatevi se poi qualcuno vi fa notare tutto questo.

P.S.: Domani su Repubblica mi aspetto un attestato di solidarietà a BelPietro a nove colonne. La libertà di stampa si difende anche difendendo la vita dei giornalisti. O no???