Ormai non ci si può fidare più nemmeno dell’Okitask

Si svegliò in piena notte, il dolore alla testa stava diventando sempre più intenso ultimamente, delle due l’una o l’età o il tipo di vita sregolata che stava conducendo. Santo Okitask tardava a far’effetto, probabilmente l’abuso stava provocando assuefazione o forse il ketoprofene del signor Dompé si era rotto di risolvere i suoi problemi e voleva lanciare un messaggio chiaro: “mo basta!”.

D’altronde i “mo basta” gli stavano arrivando addosso sempre più frequenti, da ogni parte piovevano i “ma ti sei rincoglionito?”, “oh ma ci sei?”, “Ma dici davvero?”, “Cosa vuoi buttare via tutto?!”, “Tu? Così? Proprio tu?!?”. Forse era questa gragnuola di condivisibili e retoriche esortazioni a provocargli l’emicrania,  e comunque sì, effettivamente un po’ (anzi toglierei il po’) si era rincoglionito.

L’Alda questa sera aveva deciso di far felice il Giorgio (per chi non si ricorda chi sono sti due invito a leggere qualche racconto fa - nda), complice il fresco sopraggiunto (o più probabilmente l’assenza prolungata di Fabrizio che se ne stava in vacanza con la moglie a Porto Corsini) si era concessa, anche con una certa enfasi, tutto il vicolo esultò alla notizia, felici per il Giorgio e riconoscenti con l’Alda, “dai suvvia, in fondo se la meritava!” fu il leitmotive delle settimane a venire.

I motivi per cui un uomo si può rincoglionire sono tanti, ma fondamentalmente sono riconducibili a tre maxi categorie: le donne, il lavoro, il PD che vince le elezioni. Il lavoro lo capisco, chi non è nato miliardario deve confrontarsi con questo dettaglio quotidianamente, e ci sta che problemi in questo ambito diventino problemi tout court; sul perché il PD che vince le elezioni provochi lo status descritto credo non ci sia bisogno di ulteriori spiegazioni; sulle donne bisognerebbe invece aprire un capitolo a parte che richiederebbe almeno ventisettemilasettecentoquarantanove storie su questo blog, e non sarebbero comunque esaustive, ma non c’ho voglia, e allora mi limiterò a dire un paio di cose ché voglio dare comunque senso a questo post.

Gli uomini fondamentalmente sono semplici, si lo so è banale come concetto, lo dicono tutti, lo dicono sempre e da sempre, la storia dei due neuroni uno sopra e uno sotto che diventano due sotto, il sì che è sì e il no che è no, mangiare-bere-dormirei e via di luoghi comuni, ma in realtà gli uomini sono semplici perché fondamentalmente sono sinceri, sinceri anche quando mentono, lo sai prima che mentiranno, chi lo fa te lo dice in anticipo se hai orecchie per ascoltare, te lo fa capire “guarda io a volte racconto cazzate, così eh, a fin di bene, non sempre, a volte”, e te lo dice ridendo che tu non ci credi o ci credi e poi te lo dimentichi o fai finta di dimenticarlo.

La donna no, la donna non è semplice, e non è semplice perché non è sincera. Ora lo so che si scateneranno i “buuu” “machista” “cosa dici?”, qualcuno azzarderà anche un “fellone!!!”, ma è così. La donna, nella stragrande maggioranza dei casi non ti dice tutto, lo pretende da noi ma lei non lo fa, non ti dice ad esempio che in tema di istinti ragiona esattamente come un uomo e pure della peggior specie (in un’apoteosi di parità di genere!); che non si fa capire appositamente così riesce a giocare su tre tavoli contemporaneamente (non pensate male, mi riferisco al senso più ampio del termine); che a suo avviso non dire equivale a raccontare la verità, chiaramente solo se “a non dire” è lei.

Prendete la minchiata che la donna tradisce col cuore e con la testa, l’uomo con “la pancia”, ma ci crede davvero qualcuno a questa cosa? Tra l’Alda e il Fabrizio di sopra che differenza c’è? Solo una: il Fabrizio prima o poi si farà beccare, l’Alda no.

Sia chiara una roba, l’insincerità appena descritta non è necessariamente un difetto, è una scialuppa di salvataggio, un modo per uscire vincitrice da ogni situazione, per proteggere se stesse e la propria discendenza, per prendere il meglio fin che serve da ogni situazione, per godere, per avere il controllo, come biasimarle?

Ora generalizzare è sbagliato ma semplifica, poi le eccezioni non fanno proprio nessuna regola, sono solo eccezioni, casi particolari, cose così, che il più delle volte sembrano tali ma sono solo truccate bene.

A sto punto qualcuno di voi si chiederà perché in tutta questa storia non ho preso in nessuna considerazione la povera moglie del bastardo Fabrizio, che ora se ne sta lì a Casal Borsetti in villeggiatura ma prima quando faceva caldo, eh?! Come la mettiamo che il marito si rinfrescava con l’Alda? La moglie del Fabri si chiama Gloria, fa la parrucchiera, è la parrucchiera preferita del Giorgio, lui ha iniziato ad aprirsi con lei ad ogni shampoo un po’ di più, prima gli raccontava dei suoi problemi famigliari, poi del lavoro, poi ha iniziato a chiedere consigli sull’ultimo jeans acquistato, più sul boxer, poi ha chiesto se conosceva un insegnante di pilates e lei ha risposto: “sono cintura nera di pilates”. Da allora ogni giovedì pomeriggio, dalle 18.00 alle 19.45 Giorgio fa pilates con la Gloria a casa della Gloria, è molto sereno dopo gli esercizi. 

Ah dimenticavo, chiaramente non lo hanno raccontato a nessuno, così in fondo non sembra poi tanto vero ma solo normale, in fondo sono solo amici.

L’emicrania non passa più, Okitask non sei più quello di una volta nemmeno tu.




2 commenti:

  1. Ed ad un animale da compagnia hai mai pensato, meno complesso di una donna e risolutivo all’impasse della cena da solo…. Dici che “lui/lei” occuperebbe troppa parte di letto?

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  2. Ho due cani, nove pavoni, due canarini. Non dormono con me!

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