I dettagli, la morale, i limoni.

Caldo faceva caldo, molto caldo, direi caldissimo, troppo caldo pure per fare l’amore (questo è ciò che sosteneva l’Alda con il Giorgio, i signori del cortile interno lato vicolo, non credo fosse questa la vera ragione della ritrosia dell’Alda però chi sono io per sostenere il contrario?), troppo caldo financo per lamentarsi, sembrava luglio inoltrato, sembrava estate, sembravano le 23.03 e ancora si boccheggiava, come i pesci quando nuotano in pochi centimetri di limo.

La mia nuova vicina di casa chiacchierava con Alexa, lo faceva in inglese, anche se credo sia polacca (la vicina, non Alexa), un dialogo serrato, un po’ metallico a dire il vero, ma sembrava tutto sommato una conversazione amichevole, io personalmente non ci capivo una mazza, ma il mio rapporto con l’inglese è ostico da sempre, e sia chiaro che non è colpa di Alexa ma solo della mia idiosincrasia per la lingua di sua Maestà (cazzo questa avevo voglia di scriverla da almeno quindici anni!!).

Sulla via di fronte passeggiavano ragazzotti testosteronici che muovevano da e per il Rione Rosso, la settimana è quella del Palio, mi è sempre piaciuto un sacco questo periodo, la città e le persone si colorano, rosso-verde-nero-giallo-durbecco (ma che colore è durbecco non l’ho mai capito🤣), qualcuno lo incontri anche inondato di toni fucsia, ma lo fa per vezzo o anche solo per partito preso, molto LGBTQ plus, anche se in realtà non se lo fila nessuno. Quest’anno non andrò al Palio, mi spiace molto, ma fa “troppo troppo”, non sono pronto.

Loris e Jenny si sono messi a limonare di fronte al portone di casa mia, sedicianni (volutamente tutto attaccato) di saliva e inesperta impazienza, ma con un sacchissimo di energia e voglia di stravincere. Io li stimo molto, però se magari stravincessero due metri più a destra riuscirei ad uscire di casa senza doverli far rimuovere dai vigili. Dopo sei minuti e otto volte  “scusate permesso dovrei uscire” lei mi nota, alza il sopracciglio sinistro, arrossisce e divincolandosi per un attimo da quella presa adolescenziale: “oh scusi signore..”.

Non riesco a non pensarlo: “Signore?! Signore?!!?!?! Ma signore un par di balle!!!!”. Lo penso ma non lo dico, perché in fondo c’ha ragione lei, non per l’età eh, sia chiaro, ma per i modi. Un lord, anzi un piccolo lord come diceva qualcuno, soprattutto fuori, ed a pezzi in realtà, un pezzo sì ed un pezzo no, ma fa niente, sempre di lord si tratta, almeno credo.

Una volta uscito è un attimo e mi ritrovo in corso Matteotti deambulante, o deambulando🤔… insomma andavo per di là, la via porta ancora i segni del disastro di maggio, segni profondi e cattivi, li senti (non li vedi soltanto, li senti!) nonostante la notte avvolga tutto l’intorno… … ad un certo punto incontro un cane che porta a spasso la sua padrona, sudata peggio di un bevitore di Vernelli alle cinque del pomeriggio; poi è la volta della sciroccata con le tette rifatte - almeno tre taglie oltre la media della città - che parla costantemente in viva voce a qualsiasi ora del sempre, incazzata, abbronzata, volgare, brutta, tatuata e con i congiuntivi che sono un optional, che uno poi si chiede:  “Ma con chi diavolo parla? Che anche lei sia un’amica di Alexa?!”.

So che a prima vista questi dettagli che vado raccontando possono apparire inutili, quasi superflui e forse ridondanti, ma in realtà sono i dettagli che fanno l’insieme, il tutto, il quadro, noi stessi siamo una somma di dettagli, pensateci bene. 

E poi i dettagli fanno “la morale della storia”, anche di questa, e voglio spiegarvela (brevemente) che altrimenti pensate che io racconti balle.

Limonare è bello, non solo a sedici anni e non solo davanti ai portoni di case altrui; fate l’amore anche quando fa caldo, perché pure fare l’amore è bello, a volte (rare) perfino troppo bello che poi non guarisci più; il cane fa compagnia e ti porta a spasso volentieri; quando passeggiate non parlate al telefono in viva voce che alla gente non gliene frega una minchia se “lei tiene le corna e gli sta bene”; i congiuntivi sono sexy; le polacche parlano l’inglese meglio di me; Alexa esiste e vive in via XX settembre, Siri è sua cugina; le tette grosse oltre la media stroppiano; anche se non andrò al Palio tiferò Giallo.

Ed in chiusura dico che scrivere rilassa, un po’ come correre, anche se a volte (non questa) può essere molto faticoso, sempre un po’ come correre. 

Il difficilissimo sarebbe scrivere correndo, prima o poi ci proverò.



1 commento:

  1. I limono sono belli ma pericolosi perché poi ci si innamora

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