Le emozioni sono fatte di luoghi, di sapori, di sguardi, di muretti, di sorrisi che credevi unici, di parole date e ricevute che credevi sincere, di languori, di andare e ritornare, di salite, discese, telefonate annoiate e fuoco e passione, fughe e rimpianti.
Le emozioni sono bar e caffè ai bordi dell’autostrada, sole e castelli, tartare e Sangiovese, urla e silenzi, vibrazioni, panorami e pattìni, foto sopravvissute alla furia della vendetta.
Emozionarsi è struggersi, sprofondare, volare, amare.
Le emozioni sono fatte di non so perché, arrivano da sole e lasciano cenere.
Ma le emozioni sono soprattutto inevitabili, eh sì proprio così.... inevitabili.
Ma le emozioni sono soprattutto inevitabili, eh sì proprio così.... inevitabili.
Le cerchi, le trovi, te ne innamori e inevitabilmente le perdi affogate nella pozzanghera del verosimile.
Il verosimile che tutto inghiotte, il verosimilismo, l’evoluzione del nichilismo, credevi fosse vero invece era staminchia.
Tu sì, che sai emozionare!
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