I sogni

“E i sogni?”

“Beh sai il tempo è passato, il sole, poi la pioggia e il vento, le cose della vita che ti inseguono e ti precedono, i rompicoglioni, il traffico, l’uguale sempre uguale e la consapevolezza che continuerà così e forse anche peggio, eh sai... non sogno più.”

“Sarà che dormi poco?”

“Dici? Non so... forse dormo troppo, o forse ho perso l’attimo, mi han perfino rapito le emozioni, si son perse tra i giorni e gli errori, le occasioni andate e quelle assassinate, son state schiacciate da responsabilità bambine e doveri ancestrali che mi han tolto via via pure il sapore che è scappato deluso e rassegnato.”

“Ance-chè???”

“Ancestrali. Perché i sogni han bisogno di libertà e di visione, e la visione non può tremare per il pregiudizio atavico, una visione che trema si spegne e senza visione non sogni, banalmente prosegui nell’attesa”

“Sei leopardesco questa notte?”

“Felino?”

“No Giacomo”



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