IL FASCINO SUPERIORE DELLE CIRCA QUARANTENNI

Postulato: oggi la donna top è la circa-quarantenne. 

Il "circa" sta per "un po' di meno" - "un po' di più", quanto po' dipende, può essere un "po' tanto" o "un po' poco", nessuna regola fissa!

Questo, detto in maniera così decisa, è per replicare seccamente ad una mia fascinosa amica che si colloca in quella fascia e che sostiene invece che lo scettro sia strettamente in mano alle ventenni.

Ora non voglio attirarmi l'ira delle ventenni che non si sa mai, ma questi sono i fatti e non è colpa mia.

Certo serve la base, non è sufficiente avere quarant'anni per avere fascino, tutt'altro! Il fascino è fatto di particolari, e i particolari da un lato sono parte della persona, stanno nel patrimonio genetico, ma dall'altro nascono dall'attenzione.

I particolari genetici sono il modo in cui la quarantenne ti guarda, quello in cui sorride, quella ruga leggera d'espressione che arriva giusto giusto due attimi prima delle labbra, il tono della voce, quel non prendersi troppo sul serio pur avendo la consapevolezza del potenziale, la sensualità quotidiana, e poi la capacità di ascoltarti... ma quanto è affascinante e rara in una donna la capacità di ascoltare??
E particolari che partoriscono fascino sono pure i fianchi appena appena più morbidi, che partono subito dopo una gamba che sa quello che fa ogni volta che si muove! 

Poi ci sono i particolari figli dell'attenzione, e qui gioca l'esperienza e la voglia di essere attente, tipo il modo in cui ci si siede su uno sgabello piazzato lungo uno dei corsi principali della città in una giornata di sole! 
In questo caso l'irruenza delle ventenni, che lo prendono e ci siedono a cavalcioni, si disintegra di fronte alla sicurezza della quarantenne che dice: "scusa... lo sgabello è mio" e lo conquista, non lo occupa!

La quarantenne affascinante è sicura di se, quando cammina per strada o tra le scrivanie in ufficio, magari con quella longuette nera tipica di chi vince senza stravincere (il contrario della minigonna da diciottenne modello "stasera esagerissimo"), lo sa che lui il culo glielo guarderà, ma non perché è un depravato, ma solo perché è uno attento ai particolari che fanno la differenza.

La quarantenne non ha paura, ha le sue debolezze, magari si emoziona, ma non ha paura. 
Se c'è da scappare scappa, senza fuggire però,  accelera il passo; se la domanda è "esci con me questa sera?", la risposta è "dove mi porti?" oppure semplicemente "no!".
Qualcuna si inventa che non può perché i figli di sua sorella festeggiano l'onomastico, in quel caso o deve uscire con l'amante oppure ha la cena del corso di pilates allo Sporting di Milano Marittima e non ha piacere che si sappia! 

La quarantenne affascinante si è ritagliata i suoi spazi che fanno spesso pandan con il tacco 9,5 che porta con la disinvoltura della scarpa d'ufficio; è sicura di se perché non deve dimostrare niente a nessuno, e l'uomo, sempre poverino ricordiamocelo, non va in ansia, lo percepisce e si mette a suo agio, e solitamente pure lui da il meglio di se. 

La quarantenne è disinibita, conosce il proprio corpo e conosce pure quello dell'uomo, e non è arrogante ma solo consapevole, e questo rende la cosa decisamente più interessante.

La quarantenne sa che l'amore esiste, si è innamorata in passato, forse si innamorerà di nuovo in futuro, a volte è innamorata nel durante, però non esagera, non sono tutti cuori-fiori-cioccolatini-peluche e selfie on the web, ma "mi piace stare con te ora, perché mi piace la tua pelle e mi piace quello che dici e come lo dici, e mi fai ridere!" (l'importante è che questa cosa qui da ultimo non venga detta al povero uomo quando nudo si alza da letto per raggiungere il bagno, potrebbe non capirne il senso profondo e rimanerci male - nda).

La donna quarantenne affascinante attenta al particolare non si lascia coinvolgere dal toy boy, per questo non ho una spiegazione scientifico-sociologica ma, se è vero com'è vero tutto quanto detto fino a qui, la soggetta in questione cerca il meglio e il meglio lo può trovare solo nel quarantenne affascinante attento al particolare e un po' paraculo, che non fa massa, fa singolarità! 

I nemici della quarantenne affascinante sono la noia, la convinzione dell'ineluttabilità del quotidiano, i peli sotto le ascelle, la mancanza di complimenti veri detti al momento giusto senza secondi fini, il troppo pensare! 

Sì perché pensare troppo intristisce, e l'intristimento fa venire le rughe cattive e i capelli bianchi, e questo fa passare la voglia di piacersi e di piacere, e di ancheggiare, e di andare in bici con la gonna e gli stivali.

La donna quarantenne affascinante ha solo un difetto, che potrebbe essere pure un'opportunità se vogliamo, è spesso sentimentalmente impegnata, e questa è una complicazione per l'uomo quarantenne affascinante single, che anche lui dal par suo ha solo un difetto, è un po' lento, e questa invece, sempre alle volte, potrebbe essere una complicazione non proprio opportuna!!!

11 commenti:

  1. Direi che circa , forse , piu' o meno , pressapoco.....sarebbe ora che tu mettessi la testa a posto

    RispondiElimina
  2. Non mi sgridare anonima commentatrice!! Direi che circa, forse, più o meno, pressapoco... la mia testa dovrebbe essere a posto, io mi limito a raccontare quello che mi succede attorno, quello che mi colpisce, quello che mi affascina, non è colpa mia se è tutto così complicato!!

    RispondiElimina
  3. Il complicato ha almeno 5 punti in piu'.... in piu' di cosa sta a te valutarlo.....ma ti assicuro ci sono tutti !

    RispondiElimina
  4. Ho pensato, poco tra l'altro, e ho deciso che hai ragione.
    5 punti, i miei sono questi:

    1- Nel complicato ti ci cacci, non capita per caso, nonostante tutte le giustificazioni che spesso ci diamo. E quindi è la sublimazione della libertà e per me la libertà è tutto, anche la libertà di incasinarsi!!!

    2- Il complicato fa sudare, non è mai scontato, te la devi conquistare ogni istante, e quanto è potente una storia che ogni volta scatena adrenalina? Restringendo alla sfera sentimentale: nella storia complicata ogni volta che fai l'amore è come fosse la prima ed è come fosse l'ultima.

    3- Il complicato fa pausa pranzo. Questa adesso non sto a spiegarla ma mi è venuta prepotentemente alla mente.

    4- Il complicato costruisce l'indistruttibile, se si riesce a superare il lato difficile.

    5- Il complicato è eccitante-affascinante-coinvolgente-stravolgente e fa incazzare e ridere e fa venir voglia di dormire insieme.
    In una parola: emoziona!!

    C'è una cosa fondamentale però perché tutto questo sia vero, si deve essere complicati in due, diversamente è solo un'inutile fatica!

    Ora però voglio i tuoi 5 punti!

    RispondiElimina
  5. I miei 5 punti .... io non sono una scrittrice, quindi non ce la farei mai tu con le parole sei molto piu' bravo ,ti posso solo dire che, la pausa pranzo ...Stefano non c e' bisogno che la spieghi ( che pazienza!!!), per quanto riguarda il complicato pensando a me ricorda i momenti piu' veri gli attimi piu' belli le passioni piu' forti e le emozioni piu' intense....

    RispondiElimina
  6. La pausa pranzo può essere il dopo cena, il pomeriggio dalle 16.45 alle 18.00, la domenica mattina, il lunedì sera, solo attimi, attimi intensi per dire che il tempo non serve!
    Comunque i tuoi 5 punti sono la sintesi dei miei!

    RispondiElimina
  7. Sai vero che e ' un po' che non scrivi .... e chi ti segue con passione poi si preoccupa.....

    RispondiElimina
  8. Dimenticavo.....il tempo serve , serve sempre ....

    RispondiElimina
    Risposte
    1. Il tempo è una scusa, succedono cose in 5 minuti che non succedono in una vita, a volte con una intensità imbarazzante!!

      Elimina