Faceva freddo, molto freddo, direi freddissimo

Correva l’anno millenovecetoottantacinque, faceva freddo, moto freddo, direi freddissimo, era il cinque di gennaio, la befana non passava da quelle parti già da un po’, chi aveva lasciato allora quel super bob due posti rosso, con il cupolino e i sedili blu imbottiti, bello molto bello direi bellissimo, ai piedi di quel letto a una piazza, in ferro battuto e fiori dipinti?!

Di lì a diciotto giorni sarebbe cambiato il mondo, almeno per qualcuno, di lì a diciotto giorni sarebbe scomparso il primo pezzetto, il più importante, il primo di una lunga serie di robe che svampavano senza chiedere permesso.

Di lì a diciotto giorni sarebbe scomparso quel profumo terribile di MS di cui allora mai nessuno avrebbe pensato di poter sentire la mancanza ancora oggi, di lì a diciotto giorni qualcuno sarebbe andato e qualcun altro sarebbe diventato grande all’improvviso, troppo grande per la sua età, troppo grande sì, direi grandissimo.

Nel momento in cui le cose succedono, quelle vere intendo, è difficile rendersi conto di quanto possano lasciare il segno, direi segnissimo. Succedono e cambia tutto.

Nel momento in cui le cose succedono non ci si rende conto di quanto possa fare la differenza il vuoto che lasciano. 

“Grazie! È bellissimo. Due posti, come lo volevo io. Blu come lo volevo io. Veloce a bomba, come lo volevo io… smack”. 

Sorrise, come non faceva più da tempo, sorrise in quel modo irresistibile, rassicurante, coinvolgente, vero, in quel modo che da sempre affascinava tutti coloro che ebbero la fortuna di averlo conosciuto. 

Di lì a diciotto giorni non avrebbe sorriso più, mai più.

Faceva freddo, molto freddo, direi freddissimo, così freddo come non sarebbe successo più.



3 commenti:

  1. ❤️
    “Succedono e cambia tutto “

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  2. Mi hai reso triste come mi rende triste il modo in cui mio padre si sta lasciando morire per tutti questi problemi irrisolti. Mi rendi triste come la scelta della tua uscita dalla politica e come lo scandalo di Fratelli d'Italia di cui ci hai parlato con tanto di coraggio è stato affossato mediaticamente. Uno scandalo. Così come trovo scandaloso che due uomini coraggiosi siano stati trattati in questo modo. Così la destra decreta il suo fallimento e così uno Stato scrive il suo stesso fallimento.

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  3. Vedi anonimo commentatore la destra per fortuna non è ovunque come in Provincia di Ravenna (anche se in realtà io questa conosco bene), il mio in fondo non è stato coraggio ma solo dignità, consapevolezza di non poter accettare logiche “bulgare” in un partito che le ha sempre combattute (almeno a parole).
    Per carattere faccio fatica a mollare, anche quando faccio un passo indietro non smetto mai di pensare a come fare per risolvere, son fatto così.
    Ma una cosa è certa: finché a Ravenna ci sarà questa classe dirigente la sconfitta sarà certa (e voluta).

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