Umane relazioni



Lui cerca Lei, la trova, la perde, la ricerca, la ritrova, non è più la stessa.
Lei cerca Lui, lo trova, lo perde, lo ricerca, lo ritrova, non è più lo stesso.

“Ma perché sei cambiato?”
“Ma perché sei cambiata?”

In realtà nessuno è cambiato, son solo ritornati se stessi, quelli di sempre, quelli di prima.

“Prima di chè?”
“No prima di chè, prima di chi!!”
“Prima di chi??!!”
“Si prima di te!!!”

È qui il punto, è nel “prima di te”.

Il prima di te è rassicurante, equilibrato se volete, banale a tratti, emozionante alle volte e incompleto quel tanto che basta.
Il prima di te si porta dietro quell’eterno senso di incompiuto che ci spinge a cercare, a cercare l’altra, a cercare la felicità, a cercare il dopo.

È un po’ come la Vigilia, il Natale e il Santo Stefano, una continua successione di vorrei tornare un giorno indietro per arrivare di nuovo. 
Pensate che casino per Babbo Natale.

Son così pure i diciotto, i trenta, i quaranta e i quarantacinque, vorresti raggiungerli  il prima possibile, viverli di corsa, fermarsi per sempre, tornare al via.

L’uomo e la donna sono dei perenni insoddisfatti, dei traballanti, un po’ come i mobili dell’Ikea, sembra tutto a posto ma alla fine avanza un pezzo, e vorresti restituirlo... ma  non sai bene a chi.

Poi c’è Eros che confonde, il rosso delle labbra, il calore della pelle, il nero dei capelli,   il persistere di un profumo, il silenzio di uno sguardo, l’arroganza del piacere, l’umido suadente di un bacio rubato, tutte droghe naturali che prima alimentano la passione, poi sublimano il ricordo, e infine si nascondono nelle pieghe inverosimili di un post coito vissuto comunque e sempre in solitudine.

L’uomo e la donna sono come le nocciole e l’olio di palma, insieme fanno male ma senza non sarebbe Nutella.

L’uomo e la donna sono serio e buffo e non necessariamente in quest’ordine.
Sono i bigliettini scambiati tra i banchi di scuola, poi nascosti dentro l’auto, poi dematerializzati in sborantamila sms, poi sepolti nello scomparto segreto di uno scrittoio Inglese da viaggio.

L’uomo e la donna si cercano con la stessa facilità con cui si perdono, cazzo... ma un navigatore no?

“Ti amo”
“Anch’io”
“Solo?”
“Solo cosa?”
“Solo anch’io?”
“E cosa vorresti di più?”
“Vorrei ti amo senza anch’io!”
“È va beh, ma cosa cambia?”
“Cambia tutto!”
“Ma va..”
“Arido”
“Fissata”
“Stronzo”
“Permalosa”
“Patetico”
“Anche tu!”
“Anche tu cosa?”
“Anche tu io ti amo”
“Sei sicuro?”
“No”
“Mi sposo con un’altro”
“Va bene, pure io!”
“E con chi?”
“Con un’altra”
“E mi inviti al matrimonio?”
“No”
“Perché?”
“Perché ti amo”












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