Quelli dell'amore a metà

E sei in bagno che ti stai preparando, senti l’adrenalina che sale, la doccia veloce, insisti solo sull’ascella e sull’intimo che va bene essere macho ma non vuoi essere eccessivo, il telo di tela che fa vintage per asciugarsi, Breeze man per deodorarsi  (una garanzia dal 1962), il regola barba a 2,5 per stare giusto due millimetri sotto il trasandato, e ti pettini. 
E qui stai già pregustando la serata, la doccia l’hai fatta senza pensare, mentre ti pettini invece sei già proiettato a quando lei uscirà di casa e dovrai baciarla delicatamente sulle labbra guardandola negli occhi, non il culo, gli occhi, è importante.
E allora a seconda dello stile ci si butta sul gel, sulla crema fissante oppure semplicemente su asciugacapelli e spazzola.

Ora non insisteró eccessivamente sul resto, solo un breve cenno a quella che è la meticolosa scelta dell’abbigliamento, si perché il maschio pseudo-innamorato sceglie con cura l’abbigliamento, cerca di fare attenzione, "la camicia azzurra o bianca" e "sotto o sopra il pantalone" sono i suoi dubbi amletici, mentalmente cerca di figurarsi lei di fianco a lui e si chiede che cosa farà pendant con le sue bellissime gambe, poi solo una certezza: il mocassino. Sì ché il maschio pseudo-innamorato vuole essere veloce e il mocassino è certo la scarpa più veloce da togliere.
Ho già usato un paio di volte la definizione pseudo-innamorato, che decontestualizzata può pure sembrare brutta, un tantino cinica se vogliamo, ma è semplicemente una nota d’autore, cioè mia in pratica, io lo pseudo-innamorato lo uso per quel soggetto di genere maschile, ma sempre più spesso anche femminile,  che oggi è sicuro di esserlo – innamorato intendo – ma fra due giorni un pò meno, e se non fosse inebriato dai vapori profumati del Breeze forse anche sull’oggi potrebbe avere qualche dubbio.

Lei esce di casa, e lui “ciao, sei bellissima questa sera...” e la bacia dolcemente sulle labbra.... ma le guarda il culo, e lei “anche tu sei molto bello, mi piace il mocassino e pure la camicia azzurra fuori dal pantalone.. hai gusto”, e mentre lo dice pure lei gli guarda il culo.
Che strane le coppie, due ore di preparativi, tre giorni di messaggi per fissare l'appuntamento, dettagli, gel, asciugacapelli, profumi, deodoranti, sapone, cuore che batte, accelleratore a tavoletta  in circonvallazione per non fare tardi, “non vedo l’ora di vederla/vederlo"e poi tutto si risolve in due che si guardano il culo a vicenda. Dovrebbe far riflettere questa cosa.

Ecco comunque l’inizio è sempre così, poi c’è la cena, poi c’è il raccontarsi la propria giornata o la propria vita a seconda che sia la terza o la prima volta che ci si vede. Sì perchè la prima volta ci si racconta la vita, c’è fretta di arrivare all’intesa; la terza volta invece ci si racconta che cos’è successo durante il giorno, perché poi queste vite tanto affascinanti da farsi raccontare per ore e ore e ore mica sono così frequenti.
La quarta volta invece scatta l’amore a metà, non è la certezza, non siamo all’inciso sulla roccia sia chiaro, è solo probabilità  statistica:  in una curva di Gauss la locuzione  “l’amore a metà inizia la 4^ volta”,  sta al vertice della campana. E’ un tendere all’amore a metà, sono le forze occulte che spingono in quella direzione.

L’amore a metà partorisce spesso unioni durature e tristi o semplicemente finto-felici, convivenze, matrimoni, figli, apatia, lavatrici dalle 23 alle 23.45, le feste a scuola, le vacanze al mare, le notti insonni, l’insoddisfazione, problemi piccolissimi che appaiono insormontabili, la seconda casa, il mutuo, la routine,  tradimenti occasionali, amanti stabili, stabili tradimenti occasionali, le otto in ufficio, le otto in ufficio con l’amante, l’analista, le partite a calcetto a cinquant’anni, la pancia flaccida, la noia, il rumore dei capelli che cadono, il “tanto cosa vuoi, poi si diventa vecchi…”.
L’amore a metà è il contrario dell’amore in effetti, il problema è che gli innamorati a metà non se ne rendono conto, si convincono che deve essere così, vivono la coppia semplicemente come l’antidoto alla solitudine.  L’inevitabilità dell’amore a metà.

L’amore a metà è contagioso, peggio di un virus, colpisce prevalentemente dai 35anni  a seguire ed è inversamente proporzionale all’ormone. Sì perché l’ormone abbondante produce la passione, che si alimenta di cervelli e saliva e profumi e non lascia spazio agli agguati della noia. Insomma, terra terra, per capirci meglio ed in poche parole: bisogna “trombare” molto! All'interno della coppia per inciso, non fuori, perché altrimenti l’ormone crea confusione, non unione!
“Luì ti sei mai innamorato a metà”

“Agata ma che domanda è? Certo l’ho fatto spesso”

“Ah… spesso. E te ne sei accorto subito?”

“Subitissimo, la prima volta, quando abbiamo iniziato a raccontarci le nostre vite, birra-pizza e tante storie, un classico. Sì perché fai attenzione Agata, sia l’intesa fisica che l’intesa mentale non hanno bisogno di tempo per scoccare, è un attimo, anzi è un subito. Il tempo serve per conoscersi, serve per capire che cosa succederà quando si rallenterà con il saltarsi addosso vicendevolmente in ogni istante ed in ogni dove;  il tempo serve per capire come si potrà riempire lo spazio lasciato vuoto da dialoghi interrotti, perché anche gli innamorati pieni a volte si interrompono. Ecco a questo serve il tempo, serve dopo in sostanza, prima non conta nulla....”

“Allora Luì esiste pure l’amore pieno?”
“Certo Agata, te l’ho detto”

“E tu Luì ti sei mai innamorato di un amore pieno?”
“Certo mi è capitato spesso. Oddio, veramente non così spesso.... però.... però me ne sono accorto quasi sempre e soprattutto quasi subito… “    

3 commenti:

  1. L'amore in effetti! Vorrei sapere...
    Luí.. la differenza dopo il quarto appuntamento.. la differenza! Si può? O è un'altra storia?

    J.

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  2. Luì mi ha detto che nell'amore a metà la quarta, la quinta, la nona, la ventiduesima volta saranno sempre uguali... banalmente inevitabili.
    Nell'amore in effetti invece non si arriva mai alla quarta volta, ci si ferma alla prima, una prima lunghissima in cui non ci si racconta la vita per fare presto, in quella prima volta la vita la si costruisce!!
    Ormone e cervello fusi tra odori e saliva in un caos fascinosamente inevitabile!!!

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  3. Poi per i dettagli aspetta il resto della storia, sempre che Luì abbia voglia e sia capace di raccontarla!!!

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