E poi provi ad immortalare un attimo...

Calmo, il mare era tremendamente calmo.

Piatto, il mare era piatto e carico di una pace inquieta, trasmetteva potenza e solennità, e tutto attorno una caotica solitudine.

Sola era Ilma che stava attraccando lenta... e l’uomo arancione che lanciava la cima esausto si godeva il ritorno, felice, chissà perché poi.

Libera, libera la vela che stava rientrando al porto, libera come le onde che scivolavano una dopo l’altra, pochi centimetri in successione a ricordarti quanto niente basta per farle arrabbiare.

Il mare d’inverno è libertà, sì... libertà, libertà e salsedine, racconta storie, storie di punti e virgole e parentesi e pensieri di getto, che provi a catturare tra le pagine elettroniche di un blog in cerca di un senso.

E noi tutti qui a guardare, a riflettere e a riflettersi, ognuno con le proprie storie, il proprio passato, il futuro velocemente in transito sul presente.

Fermarsi un attimo fa diventare grandi, rilassa.
Scrivere aiuta, è un po’ come parlare con qualcuno di cui ti fidi davvero.

La sabbia, lo sciabordio, il pattino, Rimini, gli amici, le luci sullo sfondo, il sole al tramonto, tutto tremendamente banale nella sua normalità, eppure capace di regalare emozioni.

Le emozioni abitano dentro di noi, nascoste, intense, a volte si lasciano andare per poi farsi cullare dal ricordo.

A me il mare fa venire in mente le fragole 🍓, quelle rosse, quelle dolci, quelle perenni, le emozioni hanno il sapore delle fragole, le fragole vivono al mare, e pensare che un tempo non sapevo apprezzarlo.


Nessun commento:

Posta un commento