Emozionante

Dici l’emozione non è un sentimento... no, non credo... l’emozione è l’essenza del sentimento, l’emozione pervade, parte dalla pancia, svicola sulle labbra quando ti abbandoni alla sincerità, l’emozione diventa brivido, l’emozione diventa la lingua non scritta e non parlata che più di ogni altra cosa avvicina i cuori, e le menti, e la pelle, e le lacrime che si fondono in un sorriso.

Gli emozionati vivono, intensamente, maledettamente, e pure noiosamente, superano il tempo, gli eventi, si sovrappongono, si incrociano, si pensano, se lo dicono o non se lo dicono chissenefrega, lo sanno.

L’emozione è come la cioccolata che mangiavi da bambino, ti resta impressa tra la quinta e la sesta papilla gustativa, lato sinistro, in fondo verso il centro, complicata da trovare come il gusto del perfetto, ma ti abbandoni alla ricerca, durante, prima e anche dopo.
L’emozione è come un bicchiere di vino rosso, ti inebria, ti possiede, lascia attorno un retrogusto di marmellata di more raccolte direttamente tra i rovi a 500 metri d’altezza.

L’emozione è il detto non detto che si capisce, pure a sborantamila km di distanza, è azzurra e rossa, come il sole che tramonta sul mare “allarovescio” tutto attaccato.
È la salsedine che resta appicciata a quei raggi che si sono tuffati nell’orizzonte per rendere tutto ancora più vero.

L’emozione è un’isola, ma anche un ponte, è un brivido, l’ho già detto lo so, ma sono nato ripetitivo, non posso farci nulla, aggiungo solo raro, anzi diciamo pure rarissimo, e penso al brivido, non a me.

E quindi sì, forse l’emozione non è “un sentimento”... ma... sicuramente... è “sentimento”.

Punto.
Basta.
Tutto qua.

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