Il testosterone

"Il testosterone è un ormone steroideo del gruppo androgeno prodotto principalmente dalle cellule di Ledyng" situate dove… potete immaginarlo, "in minima parte lo troviamo pure nelle ovaie e nella corteccia surrenale".
Che se poi sapessi cos'è la corteccia surrenale sarei già un passo avanti.

Il testosterone abbonda nelle cellule degli stolti, dei giovani, dei soli, dei tanti, in quelle del ragazzo con gli occhiali da sole e in quelle della sua donna con gli occhiali da vista, avvinghiati sullo scoglio fronte lago a due passi dal mio calice di rosso e dal vociare rotondeggiante di un gruppo di turisti francesi.
Se ne sono accorte pure le papere che si sono girate per non disturbare.

Questo ormone androgeno è la prima fonte di guai e passioni, che poi forse sono più o meno la stessa cosa.
Guai e passioni, sì sì, più ci penso e più me ne convinco, sono davvero la stessa cosa… entrambi ti inseguono, ti tolgono il sonno, arrivano quando meno te lo aspetti e si spengono all'improvviso lasciando macerie, si sovrappongono in un connubio di amorosi e complicati sensi, non impari mai a starne lontano, ti travolgono senza chiedere né permesso né scusa, li cerchi, le trovi, quando credi di aver risolto si ripresentano.
Entrambi ti fanno girare le balle, gli uni in un verso, le altre nell'altro.

Senza testosterone il mondo sarebbe forse un posto migliore, certo più noioso, più stanco, meno sudato, sonnolento, centro nevralgico del nulla, fucina di amplessi doverosi e crocevia di figli dell'obbligo di sopravvivenza, culla della pace e delle bandiere arcobaleno, genitore dell'apatia.
Migliore sì, ma di uno scassamento sesquipedale.

Conosco uomini di giudizio che per colpa del testosterone si sono perfino innamorati, e innamorati di un amore vero eh!!
Conosco donne vissute che per la stessa ragione si sono altrettanto innamorate, pure loro di un amore vero, vero vero per davvero.

L'amore testosteronico oltrepassa il tempo e la ragione, anche se spesso si spegne in qualcosa o in qualcuno d'altro, perché il testosterone del vicino è sempre più bello, e allora si tuffa nell'insuccesso, tendendo poi a nascondersi nel ricordo perché troppo travolgente per continuare alla luce del sole, un ricordo molto meno profumato ma certamente più rassicurante.

Il testosterone fa i film porno, scalda le notti e rende meravigliose pure le domeniche da Liu.Jo.

Il testosterone è l'antagonista naturale del Viagra, medicinale blu che pialla il desiderio trasformandolo nel "qualcuno dovrà pur farlo".

La ragazza del tavolo di fronte ha gli occhi grandi e marroni, i capelli biondi e ricciolini, le mani curate, le labbra rosse, uno sorriso dolce e venato di educata sfacciataggine, la maglietta di Coco Chanel sotto ad un parca verde intenso, le sopracciglia rifatte e un elegante snobismo, son certo che pure lei almeno una volta  nella vita sia stata vittima del testosterone: troppo attenta al particolare e troppo forzatamente concentrata sulle amiche che la circondano, ma al tempo stesso fastidiosamente ed irrimediabilmente attratta da ciò che la osserva.
Pure il cameriere si capisce è d'accordo con me.

Dopo i quarantacinque gli ormoni credo allentino la presa, si sragiona di meno, ci si ricorda di più, ci si preoccupa d'altro nell'attesa che qualcosa possa succedere di nuovo, allentati nello svivacchiare quotidiano.
Uomini oggetto, donne soprammobile, vite di plastica, dal socialismo al social, palestra e gazzosa, beauty farm e champagne.
Ma "il può succedere" cova sotto la cenere, anche se "che cosa può succedere cosa" non lo sai mai.
Può succedere tutto e può succedere pure niente, il gratta e vinci della vita, e spesso stanne certo può succedere niente, sì perché... è sempre in vantaggio il bastardo.

Quel giorno sul lago fu fantastico.
Era bella la luce, calda l'acqua, dolce l'età.
Credo che il lago sia un posto bello tanto per innamorarsi quanto per continuare a credere di esserlo.
Passeggiare, mangiare la pizza, baciarsi con la lingua, fare l'amore e guardare Catullo, ma poi inebriati dall'attimo si finisce per lasciarlo scappare - l'attimo sfuggente - "scarpe diem".

Ormone androgeno prodotto dagli uomini e un po' anche dalle donne, destinati a sovrapporsi fin dall'origine, un appassionato ed irrimediabile guaio figlio della natura e della sintesi dei sui capricci.





Nessun commento:

Posta un commento