Le storie confuse stanno appese agli specchietti

“Ma  lo sai che hai davvero un brutto carattere?? Anzi, lasciatelo dire, hai  un carattere davvero di merda!”

“Ah sì?! Così mi dici? Questo po’ po’ di accusa mi lanci? Solo perché sono irrequieto, insoddisfatto, arrabbiato,  volubile, poco diplomatico, gentile per finta e comprensivo per interesse, col TSH Reflex alterato, che prima ti dico non cercarmi, poi cercami, poi è meglio se mi lasci stare, guarda anzi è meglio se ti lascio stare io, o forse è proprio meglio se ci lasciamo stare a vicenda, ma se non mi chiami ci rimango male, però se mi chiami allora non rispetti il mio spazio e non mi ascolti, però chiamami per favore…. che ne sento il bisogno…  e se non lo fai per forza che mi arrabbio….??? Ecco solo per questo sostieni che il mio carattere sia brutto???“

E pensare che si erano tanto baciati, lingua a go go all’ombra del navigatore e sguardi profondamente sorridenti quando si salutavano, come si fossero conosciuti da sempre e non da dieci minuti, l’esatto contrario di certi “arrivederci amore” scambiati dopo una vita passata insieme, che sanno di muffa e rancore lontano un miglio.

E invece loro no, loro un caldo sudato della madonna, che Luì quando rientrava a casa era costretto a farsi due docce, una subito ed una subito dopo essersi svestito, e per quanto tentasse non riusciva a lavarsi di dosso quel senso di profonda e immotivata soddisfazione che tanto lo sconcertava, e ora? Ora recriminazioni e accuse come nella peggiore delle saghe.
I rapporti confusi fanno male, questo è un dato di fatto, esaltano ma fanno male, e sì ok, per chi cerca l’emozione sono un toccasana, sono il sale, e pure lo zucchero, e senza emozioni e confusione non si vive, o si vive per finta, però fanno male credete a me.
Sì ci sono amiche che mi raccontano di quanto può essere nemica dell’amore l’abitudine consolidata di sapersi l’uno a fianco dell’altra, e hanno ragione, hanno ragione perchè spesso la tranquillità diventa ripetitività nei gesti trasformandosi in silenziosa disattenzione, distrazione, routine, tg e sciacquone del wc che parte senza ritegno anche quando si parla di vita.

E il dramma è quando ci si accorge che capita molto più spesso di tirare lo sciacquone che parlare di vita.
Poi certo c’è confusione e confusione, sono d’accordo, prendete Luì, lui nella sua testardaggine è un confuso a prescindere, per questo si affida al navigatore, cerca la via.
Solo Agata lo capisce davvero e a volte lo lascia solo.

Ah sì ecco, si erano tanto baciati e ora lei decide di lasciargli  le sue cose appese allo specchietto dell’auto nel più squallido dei parcheggi, che roba, chissà se lo farà davvero? Intanto Luì per non correre rischi ha cambiato parcheggio e tra poco affitterà un garage, e comunque meglio la Dorina del mio libro quasi preferito che rispedisce lo spazzolino con le Poste, almeno resta quel sottofondo drammaticamente poetico, lo specchietto nel parcheggio è davvero: “guarda, non mi sei piaciuto per niente, puzzavi pure, ora lo hai capito!!??”
Per fortuna che poi  lei gli ha raccontato che ha provato diverse volte a cancellare il suo numero dal cellulare ma questo poi riappariva sotto altre spoglie, ecco allora lì a capito che indipendentemente dallo specchietto, indipendentemente dal silenzio forzato, beh in fondo in fondo non si era poi sbagliato, qualcosa era successo davvero e così ha deciso di non darsi all'alcool.

I rapporti confusi lasciano il segno, questo è un dato di fatto, perché san far tutti a far finta di lasciarsi cadere nelle storie facili e durature, ma è a farsi travolgere dal complicato che ci vogliono le palle. E Sofia pare ne sia parecchio dotata, anche se le nasconde con attenzione, di Luì già si sapeva, e questo lo si doveva capire fin da subito, almeno io l’ho capito, voi non so, spero l’abbiate almeno immaginato.

“Ciao Agata, andiamo a correre domani?”
“Luì, la settimana scorsa mi sono fidanzata, e lui è molto geloso, non è che posso raggiungerti ogni volta all'improvviso. 
Comunque ... comunque va bene, andiamo a correre, la sua gelosia sta iniziando a soffocarmi, ho bisogno di aria!!"

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