Non è colpa mia se il romantico si è estinto ma solo sua! Parola di donna!

Lo sapevo ho esagerato… una mia quasi cara amica si è arrabbiata, molto contrariata dalla visione spiccatamente filo maschilista  che ho dato circa le ragioni che hanno portato all’estinzione del romantico.
Si è arrabbiata, ha preso carta e penna e mi ha scritto una lettera densa di concetti e sentimenti, è sì proprio sentimenti, sì perché dietro ad ogni concetto espresso con decisa chiarezza si nasconde un sentimento, ve la leggo, anzi ve la riscrivo, non è mia, è sua, lo faccio per lei, per rendere il giusto onore alla sua posizione onesta:

“Stefano, Stefano non sono d’accordo, non mi rallegro affatto per la morte del Romantico, e tanto meno me ne sento responsabile, anzi! Premetto che a me il Romantico non piace, soprattutto nell’accezione smielo-drammatica, mi infastidisce, non fa uomo, non fa decisione, non fa carattere, fa  soap opera, fa che ti senti pure un po’ in imbarazzo, quell’esagerazione studiata, quell’abbondare di aggettivi in issimo,  non sai se diventare rossa, se fare la sorpresa, se ridere o stare seria, non sai dove mettere le mani, se baciarlo con le labbra o con la lingua, se abbracciarlo subito o aspettare che abbia finito la sua sorpresa tipica, standardizzata, quasi a comando, la sorpresa da festa segnata in rosso sul calendario. Ecco questo non mi piace, per me il Romantico non è questo. Anzi sai che ti dico, per raccontarti il mio Romantico utilizzerò un’altra definizione, una roba molto più chiara e vera,  sinonimo del vero Romantico  è:  l’uomo-che-ti- fa-capire-che-stare-di-fianco-a-te-non-è-la-stessa-cosa-che-stare-di-fianco-ad-un’altra e-te-lo-fa-capire-perché-lui-ne-è-ben-consapevole-e-non-recita-una-parte-ma-semplicemente-ti-dice-con-decisione-a-te-ci-tengo-perché-con-te-è-molto-molto-molto-più-bello-e-ne-vale-pure-la-pena,  altrimenti detto, che sennò qua la sintassi ne soffre, l’innamorato coraggioso.
Ecco questo sì che si è estinto, l’Innamorato Coraggioso si è estinto e si è portato con se la donna Romantica Vera, quella che tu liquidi descrivendola come una sanguisuga amante dei giubbotti in pelle, delle Super senza filtro e dell’odore del cuoio invecchiato, opportunista e volubile, pretenziosa ed egoista.
Ecco io che sono una Romantica Vera invece, mi sono estinta circondata da troppi Innamorati Coraggiosi che hanno abdicato al ruolo.
Stefano la colpa dell’estinzione del romanticismo è dell’uomo, è da lui che nasce il tutto, uomo che rinuncia  ad essere uomo, si fa donna, donna bla-bla e mucci mucci, e quindi la donna in ruolo inizia ad occupare spazio, a sentirsi trascurata, a cercare quello che non c’è, si stanca di stancarsi, e ne segue la roba che hai raccontato tu.
Ma dico io è tanto difficile essere (non fare, essere, fai attenzione!)  Innamorati Coraggiosi? Basta davvero poco, ragioniamo per esempi, perché so che tu - uomo e semplice - potrai meglio comprendere.
Ad esempio, ma rincasare la sera dall’ufficio, entrare in casa e: “Oggi è stata una giornata difficile, molto, diciamo pure del cazzo, sono arrabbiato, nervoso, mi sudano le mani, ho mal di stomaco, però, ora, adesso, ecco…. Slurp smach (rumore di bacio con tanta lingua – nda)..ora è meglio, è davvero uno sforzo tanto disumano??.
E sai quanta differenza c’è nel sentirsi dire: “ahh col cavolo che oggi vengo all’Ikea, dai mi suicido, non riesco, mi vengono i conati, vacci da sola, chiama Fulvia…”, anziché: “Guarda piuttosto che venire oggi all’Ikea andrei a piedi in pellegrinaggio a casa di Mattarella, però sto pensando a quanto mi piace tenere la mia mano sulla tua coscia mentre siamo in macchina all’uscita di Rimini Nord, e mi fa impazzire farti il solletico anche se ti da fastidio, e poi non ti dico quanto è bello guardarti il culo di nascosto mentre sali le scale mobili, quindi oggi andiamo, la prossima volta ci penso”.
E immagina invece una sera, a letto, silenzio,  solo il rumore di lei che si rigira, una-due-tre volte, e la sveglia del cellulare che si illumina per vedere che ore sono, e lui, l’Innamorato Coraggioso che si avvicina, non dice nulla, la guarda e soprattutto la vede pure se fa buio, si avvicina di più, l’abbraccia, ha sonno lo sa, un sacco pure, lei lo sente, lui non ha voglia di star sveglio, ma non ha neppure voglia di dormire finchè non ne avrà  pure lei, non le chiederà niente perché sa già tutto, la stringerà e le trasmetterà quella vibrazione che ha un effetto strano, risolve il problema dell’insonnia ed entrambi si addormenteranno, due minuti, vicini, quasi appiccitati”.
E sai quanto fa piacere sentirsi dire “No, non hai ragione!” col sorriso deciso sulle labbra e lo sguardo attento di chi ti ha ascoltata mentre parlavi?. Ed è un no che resta no, non che diventa un forse, e tanto meno sì, perché un no così ti fa innamorare ancora di più.
E se l’Innamorato Coraggioso non si fosse suicidato ecco che fan culo il maledetto, va che se scappi ”ti insegue tua sorella non io”, e “non andiamo da Bulzaga tranquillo, ci vado domani con Fulvia”, e stasera non ho mal di testa, anzi ho una voglia incredibile di te, e questa mattina non ho mal di testa ho una voglia incredibile di te, e le Super senza filtro mi hanno sempre fatto cagare, e se c’è un problema si risolve, ma si risolve davvero, perché il cuore mi batte, perché oggi in pausa pranzo quando hai saltato il pranzo per correre nel mio ufficio e mi hai detto: “avevo voglia di vederti…” mi hai baciata e te ne sei andato e io ti ho risposto “anch’io cazzo avevo voglia di vederti”, e dico cazzo perché voglio sia chiaro che non sono smielosa!
Ecco se tutto questo succedesse, la donna, non io sia chiaro la donna in genere, non sarebbe acida, distratta, rompiballe dentro ed un po’ zoccola fuori, occupatrice di un ruolo non suo, vendicativa, opportunista e a-passionale, ma sarebbe solo e sempre se stessa, quella che hai conosciuto all’inizio, e se tutto questo succedesse l’uomo resterebbe solo se stesso, quello che lei ha conosciuto all’inizio, non altro ma semplicemente quello che l’ha fatta innamorare, quello che ha preso il posto di un altro o di nessuno non importa, perché non ci sono regole.
Vedi Stefano, è così  semplice essere e restare Romantici.
Con affetto, una tua quasi cara amica”.

Ecco l’ha chiusa così, io chiaramente non sono d’accordo, resto fermo alle mie teorie già più volte illustrate, tutto questo succede solo nelle favole, però un giorno, dovesse ricapitarmi di salire le scale mobili dell’Ikea, mi ricorderò di quanto può essere bello guardarle il sedere dicendole: “Però, sai che me lo ricordavo proprio così nonostante l’Ikea?!”.   

 

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