E lei: “Ah, non ci provi perché sono ciozza?!?” – e io: “Ma no, ma non sei ciozza, anzi tutt’altro
e se vuoi saperlo un due o tre incontri d’amorosi sensi con te li gradirei
parecchio (non ho detto proprio proprio così ma il senso era più o meno quello…)”
– e lei: “Vedi?!? Siete tutti uguali voi uomini…”, e ha aggiunto: “Anche le donne!!!! (con tre punti
esclamativi)”. E io: “Nooo, ma basta, ho detto due o tre, mica uno, e questo è
diverso, presuppone conoscenza-mantenimento ed esagerazione. Nell’ordine ci si conosce, si mantiene, a volte si
esagera.”
Ecco di questo voglio parlare. Conoscenza, mantenimento
ed esagerazione nel rapporto fisico/amoroso.
Per capire l’evoluzione di una storia questi sono i
tre elementi, ciò che cambia è l’ordine.
Partiamo dall’ordine classico, quello descritto poc’anzi.
Dicevo ci si
conosce. Non importa come, puoi conoscerti da una vita che non ti ricordi
nemmeno né quando né perché, ci si può conoscere al lavoro e
capita spesso, ci
si può conoscere al bar, al supermercato, al bar del supermercato, in treno, al
cinema, in una lavanderia a gettoni, il lunedì pomeriggio alle Cicogne che ne
ho già parlato. Insomma ci si conosce. Salto tutta la fase preliminare (aperitivo-caffè-cena-dopocena-film
brutto con i jeans rotti a casa tua-colazione-ecc. ecc. ) che la racconto
magari meglio un’altra volta perché non è questo il punto, capita che ci si
conosca e si finisca a letto, ecco è questo il punto.
Quindi se questo è il punto ora siamo alla prima
volta. La prima volta di chi parte nell’ordine classico è interlocutoria, si
parla poco, si ascolta, si tiene la luce spenta al più soffusa, si potrebbe
anche esagerare con un “scusa, tolgo la mutanda”, “ma figurati, guarda ho
appoggiato il calzino sulla spalliera”. Di solito si abbonda in deodoranti. L’uomo
e la donna, i due coinvolti, nel durante pensano una cosa e ne dicono un’altra,
è così, è statisticamente provato. Lui vorrebbe esagerare ma si trattiene o più
realisticamente fa quello che può con l’aria di chi è un signore, lei vorrebbe
che lui esagerasse ma non lo dice o più realisticamente prende quello che c’è
con l’aria della casalinga morigerata. Ed intanto si prendono le misure, cioè
ci si tara, non si fanno commenti, a seconda del tipo di conoscenza ci si
saluta in fretta o si resta ancora un po’ abbracciati sul divano (luogo mitico
dove parte ogni storia che si rispetti).L’ora della conoscenza va prevalentemente dalle 19.45 alle 23.59.
Ed ecco che dopo essersi conosciuti ci si mantiene. Proprio così. Qui la
luce si fa più viva, se è giorno si lascia pure lo scuro aperto sul lato della
camera da letto che da sul cortile interno, si passa da “scusa la mutanda” a “swiss…” (rumore di mutanda che scivola
senza permesso). Entrambi ancora non si dicono tutto quello che pensano, l’uomo
di solito acquista sicurezza di se, si sente già un gallissimo e pensa: “ valà
valà che se sei tornata una ragione ci sarà” e dice: “mi fa molto piacere che
tu sia di nuovo qui tra le mie braccia”; la donna si fa più sfrontata e pensa: “ok,
le tue braccia, però se anche esageri un attimino rispetto alla volta scorsa
non succede niente che te lo dico io” e dice: “mi fa molto piacere che tu mi
stringa ancora tra le tue braccia…”. Normalmente la fase di mantenimento
prosegue con lo stare vicini vicini sul letto, ci si sbilancia pure nel
parlare della propria vita... un po’ di lavoro, un po’ di storie di quando si era
giovani, se si è ancora giovani si prosegue in un prolungamento del
mantenimento, ci si guarda negli occhi forse per la prima volta davvero, ci si
può pure accarezzare dolcemente. A seconda del tipo di mantenimento ci si
saluta in fretta dicendosi : “Ci sentiamo per la prossima volta?”, oppure ci si
bacia sulla soglia di casa con un: “ci vediamo domani?!”. Le ore del
mantenimento sono preferibilmente inquadrabili tra le 20.30 e le 23.30 o 6.30
del giorno successivo con notte passata insieme sempre a seconda della
situazione.
Infine si
esagera…. Partiamo dall’ora, anzi
dalle ore, le ore preferite per chi esagera sono dalle 13.30 alle 14.45, oppure
dalle 16.45 alle 18.00, oppure dalle 8.45 alle 9.40, c’è chi racconta di aver
esagerato anche dalle 18.15 alle 19.10 e questo dal lunedì al venerdì, il
sabato va per la maggiore la fascia 14.50-16.00, la domenica di solito non si
esagera. Chi esagera, non ha bisogno di tanto tempo, anzi, non ha bisogno di tanto
tempo in consecutio, ma di diversi
attimi durante la giornata. L’uomo che esagera se ne accorge perché non pensa,
e dice tutto quello che gli passa per la testa in quel momento; la donna che
esagera se ne accorge perché guarda l’uomo negli occhi senza abbracciarlo. Nell’esagerazione
il deodorante scarseggia, non cattivo odore sia chiaro, sapori intensi che l’uomo
e la donna se li ricordano a distanza di mesi. Nell’esagerazione non sai se la luce è spenta
o è accesa, se le finestre sono chiuse, non sai neanche se fuori c’è un cortile
interno, se la tenda dell’ufficio è tirata, o se la macchina è parcheggiata in
pieno centro o in una stradina di campagna, non sai se le telecamere di
sorveglianza del vicino di casa sono spente o accese, se fa caldo o fa freddo,
se il tuo vicino è in casa e tu hai le finestre aperte. L’uomo e la donna che esagerano sorridono costantemente,
si chiamano centoventinove volte al giorno, si scrivono 75 pagine di messaggi
in una settimana, si sfiorano in continuazione, a seconda della situazione lo
possono fare platealmente o discretamente, ma anche quando lo fanno
discretamente esagerano, si sente il rumore delle mani che si incontrano.
Chi esagera se ne rende conto ma non può farne a
meno. Prima di salutarsi gli esagerati restano un po’ avvinghiati, non importa dove, letto o divano pari sono, si raccontano tutto guardandosi insistentemente negli occhi con fare di sfida. Non si danno appuntamento, no “ci vediamo domani?”, no “ci sentiamo?”, semplicemente: “a dopo!”, ed entrambi sanno che dopo è dopo, dopo cinque minuti, un’ora, tre giorni non importa, ma si trovano subito senza dirselo.
Ecco questo è l’ordine classico nell’ipotesi
fortunata che effettivamente si sviluppi un
"conosciamoci-manteniamoci-esageriamo", ci sarebbe eventualemnte anche da analizzare la quarta fase,
quella che viene dopo esageriamo, ma non lo faccio perché mi sta particolarmente sulle balle.
I problemi, o le opportunità, emergono invece se si
inverte l’ordine delle cose.
Prendiamo il caso del pericoloso “esageriamo-conosciamoci-manteniamoci”.
Qui uomo e donna si fanno prendere da uno strano fenomeno per cui stare l’uno
di fronte all’altra diventa pericoloso fin da subito, fa paura, non ci si
controlla e quindi si può distruggere tutto ciò che sta attorno così come si
può bruciare la storia al tramonto del
conosciamoci, giusto poco prima del manteniamoci. Se si riesce a portare a
termine, questa fase, così come l’ho descritta, si potrebbe azzardare con
ragionevole certezza di trovarsi di fronte ad un amore potenzialmente duraturo.
Poi il caso più pericoloso di tutti, anzi il
pericolosissimo caso, il pericolosissimo caso è quello che si può sintetizzare
in: “esageriamo-non c’è bisogno di
conoscerci perché sappiamo già tutto anche se ci troviamo qui per la prima
volta e so come ti chiami da cinque minuti ma so esattamente cosa pensi cosa
vuoi chi sei e perchè-esageriamo”. Questo è disastro. Ai lettori più attenti
non sarà sfuggita l’assenza del manteniamoci. Bè qui il manteniamoci non c’è. E’
un po’ come un ciclo di terapia senza la fase di mantenimento: o guarisci o
muori. Gli esagerati di questo tipo non si mantengono, si distruggono e basta!
Troppa intensità, troppa voglia e bisogno, qui non solo non ti accorgi se il
vicino è in casa sua, non ti accorgi nemmeno se è in casa tua.
Troppo di tutto,
troppo e basta, anzi troppo e punto.
Chi inizia esagerando a questo modo (l’importante
è che sia davvero così per entrambi!!) può azzardare nel definire questa
situazione semplicemente con la locuzione: amore della madonna.
Da cosa si
capisce? Non si capisce, bisogna solo trovarcisi in mezzo, e in mezzo ci si
trova quando è già troppo tardi e troppo tardi diventa subito, perché che si
inizia esagerando lo si capisce immediatamente, dal primo “Buongiorno!” a cui
lui, o lei, rispondono: “Sai che ho bisogno di vederti di nuovo!” – “Quando?” –
“Adesso!”.
La morale? Bè secondo me la morale è che vale sempre la pena
esagerare, sì perchè di mediocri è pieno il mondo.
E poi? Bè al poi ci si pensa dopo... tanto è poi…
Hai ragione uomini e donne son tutti uguali...qualche sfumatura sul "esageriamo"..ma poche è...che però sul dopo fanno differenza...
RispondiEliminafanno la differenza le parole non dette.. si può esagerare per un'ora o essere mediocri per mesi.. scelgo un'ora di amore vero.. non può distruggere è amore.
RispondiEliminaj.
Mi è venuto un pensiero.. Ma credi che sia così per tutti? Mettiamola così.. Per tutti gli uomini? E visto dalla donna?
RispondiEliminaBel modo di parlare, perchè credo di avere veramente poco dell'essere donna..
O forse troppo.. Ma già questo è un argomento che non interessa a molti quindi..
Come dici tu non dilunghiamoci..
C'è la donna , come quella tua amica che non crede nell'amore, e c'è la donna che ci crede, e quando ci crede è come dici tu... Un disastro.
Si perchè la donna che crede nell'amore non ha i passaggi come dici tu..
Conoscenza, mantenimento e esagerazione. No, se è con te , se decide di vederti pensando di cavare lo slip, è già innamorata.
E' già dentro alla storia, e sta già pensando se dovrete lasciarvi o no.
Forse io non sono moderna, si all'antica sarebbe la parola giusta.
La donna decide se tu sei giusto, e se ti vede, nel senso che viene a casa tua, e quindi toglie gli slip, ha già fatto l'amore con te almeno 100 volte nella sua testa.
Si è accuratamente depilata, truccata, profumata e aspetta che tu capisca.
Si perchè tendenzialmente l'uomo di oggi tende a essere più lento, o intimidito forse..
Lei si innamora delle attenzioni che le dimostri, delle risate che le strappi, del messaggio che le mandi alle 6 di mattina.
Lei ama già..
Il Dopo già detto.. Ama anche solo per un'ora.. Ma ama. Lì è l'esagerazione e il paradosso. Lì è il disastro!
j.
Io davvero non capisco chi si ostina a cercare il pericolo o il disastro, i guai e le rogne. Questa esaltazione dell'esagerazione come via di fuga dalla mediocrità probabilmente assomiglia molto a ciò che i drogati pensano riguardo alle sostanze che assumono. La droga ti brucia il cervello, l'amore pure; la droga crea dipendenza, l'amore pure, quando la voglia diventa bisogno il recupero diventa più difficile e non ci sono centri di riabilitazione per disintossicarsi. Ma non è meglio piuttosto un sano divertimento? Come nel caso del "conosciamoci-manteniamoci-esageriamo"...magari senza esagerare troppo, in modo da non arrivare alla quarta fase che ti sta sulle balle. Si può essere mediocri anche quando si esagera. Si può non esserlo anche senza bisogno di esagerare.
RispondiEliminaF
È no F, stavolta no, ma scusa vuoi mettere il brivido dell'esagerazione???
EliminaNon un'esagerazione fine a se stessa, no! L'esagerazione che ti capita quelle due tre volte nella vita, quella che ti fa andare in astinenza, quella però che non ti è sufficiente il metadone della storia qualunque.
Io sono un esagerato dentro, lo so, esaspero le emozioni, quando sto male sto male, ma quando sto bene.... ehh bè quando sto bene non è mica una roba normale! Quindi io la voglio sta roba anormale, sì insomma la voglio, la cerco con insistenza ecco...
Le complicanze che si emozionano e ti emozionano fanno la differenza... ma è l'ordine che conta, il problema è se si inizia esagerati!!!
P.S.: l'emozione che inizia esagerata è rossa di colore!!!
EliminaTi ricordo che a te il rosso non piace...
EliminaF
Questo è l'unico rosso che mi esalta!!!
RispondiElimina